Buona befana a tutti! Forse molti di voi non lo sapranno, ma potrebbe essere l’ultima che vivremo. Non nel senso che il mondo avrà fine o moriremo, ma perché il governo ha ritenuto questa festività superflua e priva di significato. Ritengono che nel periodo tra fine dicembre e inizio gennaio ci siano troppe festività tutte insieme, e non potendo per ovvie ragioni eliminare il Natale, hanno optato per una tradizione minore, l’Epifania. Che poi, parliamoci chiaro, dire che una tradizione è meno importante di un’altra è davvero da ignoranti, ma dopotutto che il nostro governo fosse ignorante già lo sapevamo. Dobbiamo fare qualcosa affinché il prossimo anno, in questo stesso giorno, potremo passare le nostre ore accanto alla nostra famiglia, ai nostri figli, facendogli un regalo per una tradizione *importante*, che si ricorderanno sempre. Così come è successo a noi quando eravamo piccoli, che non vedevamo l’ora di trovare quella famosa calza per mangiarci tutti quei cioccolatini che ci hanno deliziato tanto. Iniziamo facendo girare questo messaggio, sperando che arrivi a chi possa fare qualcosa contro questa ingiustizia. *#STOPINGIUSTIZIE* *#VIVALABEFANA*
Il messaggio, con tanto di hashtag, arriva decisamente con decenni di ritardo.
Trattasi di una bufala, in quanto se la legge n. 54 del 5 marzo 1977, dal titolo Disposizioni in materia di giorni festivi, determinò la cessazione del carattere festivo-civile di varie festività della Chiesa Cattolica, tra cui l’Epifania, oltre che delle festività civiche della Repubblica e dell’Unità di Italia, spostate di ufficio alla prima domenica dei mesi corrispondenti, l’Epifania fu ripristinata otto anni dopo, con il D.P.R. 792/1985, unitamente ad altre feste religiose (e, nel 2000, anche la festività civile del due giugno), e da allora l’Epifania ha conservato il suo carattere di festività sia civile che religiosa.
Si parlò nel 2004 di una riduzione dei ponti e delle festività, quindi rimettendo sotto scrutinio l’Epifania, ma non fu dato alcun seguito alle voci, proposte ed indiscrezioni.
Proposte che, ricordiamo, tornano periodicamente su ognuna delle festività inizialmente abrogate nel 1977 e poi ritornate e, periodicamente, si rivelano superate.
Almeno fino ad adesso, dove senza alcuna ragione apparente se non dimostrare l’assenza di ogni controllo sulle catene virali mediante WhatsApp, si torna a parlare di abolizione dell’Epifania.
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