In questi anni ci siamo imbattuti spesso e volentieri in bufale che su Facebook sono diventate virali nel giro di poche ore, come avvenuto oggi 29 agosto con il caso di Cristina Macchi di Varese. La ragazza, stando al meme che sta circolando all’interno del social network, sarebbe stata aggredita da un clandestino e l’immagine post pestaggio ci viene sbattuta in primo piano. Chiaro l’intento che c’è dietro la creazione della foto, nel tentativo di riscaldare gli animi di coloro che hanno assunto posizioni nette contro l’immigrazione.
Come spesso avviene in questi casi, infatti, in tanti si sono indignati ed hanno ricondiviso il post riguardante Cristina Macchi, allo scopo di evidenziare quanto siano importanti dei paletti che in qualche modo possano limitare il flusso migratorio. Il tutto tralasciando il contenuto di alcuni commenti che, tuttavia, fanno trapelare un problema culturale di fondo davvero significativo. Soprattutto considerando quanto è stato chiarito dalla pagina Facebook Web Svelato.
L’immagine in questione, infatti, non riguarda Cristina Vacchi, quanto la versione americanizzata del nome, che è poi quella autentica. La ragazza pestata, infatti, si è rivelata essere l’ex pornostar statunitense Christy Mack dopo il brutale pestaggio a opera del suo ex fidanzato Jon Koppenhaver “War Machine”, ex lottatore e attore pornografico condannato a 36 anni di carcere. Come se non bastasse il cambio d’identità, per far presa sul “sentiment” degli italiani, si parla di aggressione a opera di un clandestino. Non è un caso che il post sia diventato in giornata tra quelli maggiormente virali in circolazione.
La prova ulteriore del fatto che la storia di Cristina Macchi di Varese sia solo una bufala, in ogni caso, ci giunge anche da un articolo del sito Jezebel, attraverso il quale possiamo evidenziare anche il fatto l’aggressione ai danni dell’ex pornostar sia avvenuta addirittura nel lontano 2014.
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