BUFALA Quando vi arriverà la bolletta ENEL col canone RAI, fate così per non pagare il canone – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti la seguente Catena di S. Antonio, insidiosamente circolante col sistema “copia ed incolla” e non col “clicca e condividi”, rendendo impossibile tracciarla.
Ad oggi, ne abbiamo reperito copia su due pagine pubbliche ed un numero incalcolabile di profili privati
Quando vi arriverà la bolletta ENEL col canone RAI fate semplicemente come segue :
RECATEVI PRESSO UN UFFICIO POSTALE, RITIRATE UN BOLLETTINO IN BIANCO, COMPILATELO RIPORTANDO SOLO L’IMPORTO RELATIVO AL CONSUMO ENERGETICO E FATE IL VERSAMENTO CON LA SICUREZZA CHE NON POSSONO SOSPENDERE L’EROGAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA PER MOROSITÀ. In questo modo non pagheremo il pizzo imposto dai bastardi politici per poi pagare stipendi da capogiro (da €300.000 fino a €640.000 annui) a quattro coglioni messi là dalla casta per fare i loro interessi.copia e incolla…. non condividere
Il nostro consiglio è di non condividere e neppure copincollare. Questo consiglio non solo non è applicabile, ma è inutile, anzi nocivo, in quanto espone ad una serie di sanzioni economiche anche gravi.
È pur vero, ed è l’unica cosa vera che il pagamento del Canone “scorporato alla buona” del Canone RAI di per sé non comporta il distacco della corrente elettrica.
Il meccanismo descritto da questo pedestre copiaincolla è infatti valido solo nei casi in cui il cittadino ritenga che il canone RAI non sia dovuto, ad esempio per aver presentato autocertificazione di mancato possesso di un apparecchio radiotelevisivo ed essere in attesa di replica.
Riporta il Sole 24 Ore, di cui evidenziamo i punti salienti:
L’agenzia delle Entrate ha chiarito sull sua pagina Facebook che «Se si ritiene che l’addebito del canone nella fattura elettrica non sia corretto è possibile il pagamento della sola quota energia: il pagamento parziale della fattura va effettuato secondo le modalità definite da ciascuna impresa elettrica per i pagamenti parziali, indicando nella causale di versamento l’imputazione del pagamento (in questo caso, quota energia elettrica). In mancanza di tale indicazione, la somma versata è comunque attribuita prioritariamente alla fornitura elettrica». Il senso, però, è che la decisione non è lasciata all’arbitrio dei contribuenti ma prima di non pagare (e inviare il pagamento del solo consumo elettrico) devono effettuare alcuni controlli.
Primo caso: è stata fatta regolarmente (e nei termini del 16 maggio perché abbia valore per tutto il 2016 e del perché valga per il secondo semestre 2016) la dichiarazione di «non detenzione» dell’apparecchio Tv. Quindi , se arriva la bolletta elettrica con l’addebito del canone c’è stato un errore (dell’operatore elettrico o dello sportello Sat) e non si deve pagare il canone ma solo il consumo elettrico.
Secondo caso: è stata fatta la dichiarazione di «presenza di altra utenza elettrica per l’addebito» (sempre nei termini) da parte di chi, pur avendo intestata un’utenza elettrica residenziale (T2 in bolletta), in realtà abita in un nucleo famigliare dove c’è già un’altra utenza elettrica su cui viene addebitata il canone. E, nonostante la dichiarazione, l’addebito arriva ad ambedue. Anche in questo caso non va pagato.
Se però il contribuente non ha presentato le dichiarazioni, il canone andrà pagato.
E se invece, come nel caso del copincolla, io cittadino decidessi di non voler pagare il Canone RAI, pur essendone dovuto, semplicemente per fare “un dispetto alla casta”?
È vero che non ci taglierebbero la corrente, ma il dispetto lo faremmo noi stessi, e lo pagheremmo con amarezza, venendo bollati come evasori con tutte le conseguenze del caso.
Riporta il portale Studio Andreani, tra i vari casi di illecito evincibili dalla Legge di Stabilità 2016:
Un”ultima ipotesi configurabile di illecito è quella di chi, pur ricevendo correttamente la bolletta dell”energia elettrica maggiorata del canone rai, non paghi l”intero importo o paghi solo quello relativo alla fornitura di energia.
In tal caso, l”evasore è condannato a pagare la sanzione amministrativa compresa tra 200 e 600 euro.
Sostanzialmente i “controlli” descritti nell’articolo precedente comporteranno che, nel caso di mancato versamento della quota relativa al Canone RAI il versamento sarà comunque accettato, ma sottoposto ai dovuti controlli, al termine del quale, risultando un “ammanco” relativo alla quota che il fornitore dell’energia elettrica avrebbe dovuto versare come “tramite” all’Agenzia delle Entrate, la stessa vi richiederà la somma evasa con tutte le sanzioni di rito, precedute dai relativi solleciti.
Avete quindi una sola cosa da fare: pagare il canone senza affidarvi a condivisioni virali di dubbia efficacia.
Potrete, in aggiunta, rivolgervi al vostro commercialista di fiducia in caso abbiate dei dubbi, consultare le raccolte di prassi e giurisprudenza contenute sul sito dell’Agenzia delle Entrate, e valutare se rientrate in uno degli effettivi casi di esenzione dal canone.
Se risulterà che il pagamento risulta dovuto, riteniamo che tra il pagare un centinaio di euro nelle forme e nei tempi stabiliti e pagarne fino a seicento, con tutte le ulteriori e possibili complicazioni dovute ad ulteriori dinieghi nel pagamento del canone maggiorato di sanzioni (che possono sfociare, ricordiamo, nel recupero crediti, con oneri aggiunti a carico del debitore) la prima scelta sia la migliore.
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