Ritorna la nostra amata rubrica #PutinCheFaCose, ideata a sua insaputa da Alvaro Porfido e sempre sulla cresta dell’onda. Ci segnalano un articolo pubblicato il 16 Marzo 2017 sul Fatto Quotidaino, sempre confuso con la testata ufficiale Il Fatto Quotidiano. Sempre:
Non smette di far parlare di sé il presidente e leader russo Vladimir Putin. Proprio oggi, durante una conferenza stampa al Cremlino, ha fatto sapere che il parlamento ha votato un urgente provvedimento per combattere l’annoso problema del randagismo, molto forte in Russia, per questo motivo Putin ha deciso di dare ben mille euro al mese a chi prenderà in casa un cane, un contributo onesto e sincero per far sì che la persona generosa e di cuore possa mantenere adeguatamente, con quella cifra statale, l’animale preso: “Amo i cani, personalmente, a casa, ne ho ben 5, oltre a due cavalli. Quindi voglio che la mia gente venga sensibilizzata da un problema grave come questo, a volte gli animali sono molto più belli delle persone, non ci resta che adottare questi poveri e sofferenti randagi, sfamarli ma soprattutto dargli amore, che solo i cani sanno corrispondere nella maniera più giusta”.
Parole sentite quelle del presidente russo che dimostrano come ancora una volta, il presidente ex Urss dimostri la capacità di affrontare con cognizione di causa e con cuore i problemi più difficili e spinosi. E già in Russia è adesso partita la caccia al randagio. Ivan ci ha detto che ne già presi due: “Sì, mille euro sono buoni, ottimi per mantenere un cane, e allora ho deciso di farmene carico di due, d’altronde mi pare una battaglia e una legge giustissima. Non vedo l’ora di dirlo ai miei bambini che saranno sicuramente felicissimi”. C’è sicuramente molto da imparare su questo big presidente.
Inutile dire che la notizia non ha riscontri, come nella prassi del Fatto Quotidaino che si nasconde dietro la parola satira, concetto che già abbiamo messo in chiaro in un nostro articolo. Vladimir Putin e Donald Trump fanno gola a quanti vogliono credere, a prescindere da quale sia l’invenzione dei creatori di bufale. Non c’è riscontro, non esiste una notizia che dia conferma a ciò che si dice. Bufala, semplicemente. Costruita sull’onda della confusione con i nomi delle testate, perché gli utenti sono distratti, hanno fretta. Troppa.
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