Tra i post pubblicati dalla pagina Facebook “Questo punto esclamativo avrà più fan di Michele Santoro“, pagina da cui il vicesindaco di Luino ha condiviso il volantino “Vacanze in Italia“, troviamo quello dell’immagine contenente delle presunte dichiarazioni di Vladimir Putin, pubblicata dalla pagina il 19 aprile alle 22:00:
A parte la totale mancanza di una datazione, si tratta di una falsa dichiarazione come quella già circolata in passato e che abbiamo trattato nell’articolo “BUFALA Putin: in Russia non si costruiscono moschee“.
In origine la falsa dichiarazione era diversamente riportata, questa invece è stata modificata, come ad esempio la parola “minoranze” sostituita con “immigrati” e la frase aggiunta “Non mi interessa se chiameranno questo discriminazione“.
Non vi è traccia di tali dichiarazioni riportate dal sito del Cremlino. Nel meeting del 2012 sul “Servizio Federale della Migrazione” Vladimir Putin dichiarò cose ben diverse:
Besides, our economy needs immigrants. So what is the solution? Is there a solution? I think so. But what is it? First, we must do what I have recommended, that is, work more closely with those countries from which immigrant workers come to Russia. Really, we should establish centres in those countries and approve common regulations – this is the first thing we should do.
Tradotto:
Inoltre, la nostra economia ha bisogno di immigrati. Allora, qual è la soluzione? C’è una soluzione? Credo di si. Ma di cosa si tratta? In primo luogo, dobbiamo fare quello che ho raccomandato, cioè, lavorare più a stretto contatto con i paesi da cui i lavoratori immigrati vengono a Russia. Davvero, dobbiamo stabilire centri in questi paesi ed approvare regole comuni – questa è la prima cosa che dobbiamo fare.
Queste, invece, le dichiarazioni dell’allora capo del Servizio federale di migrazione, Mr Romodanovsky, intervenuto prima di Putin:
Dobbiamo creare condizioni per gli immigrati per integrarsi normalmente nella nostra società, imparare il russo e naturalmente rispettare la nostra cultura e tradizioni e rispettare la legge russa. Per questo, credo che la decisione di rendere obbligatorio l’apprendimento del russo e sostenere esami sia ben fondata. Per fare ciò, avremo bisogno di impegnare maggior lavoro organizzativo e introdurre rettifiche alla legislazione corrispondente
Ecco una versione della bufala risalente pubblicata il 9 ottobre 2013:
Ecco l’immagine diffusa su Facebook da “Il Mattino Online” il 4 settembre 2013:
La bufala era già stata trattata nel 2013 dal sito Hoax-slayer.com.
False dichiarazioni su immigrazione e religione non sono una novità, ricordiamo anche quella associata al primo ministro australiano.
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