Ma quando i due filoni si impattano ed un viralizzatore decide di ristabilire a suo modo la supremazia di un personaggio sull’altro?
Il Giornale Italiano ci dà questa risposta, sposando, in una sorta di Civil War delle bufale, la fazione di Putin
“La Grande Madre Russia non si tocca, forse questi quattro esaltati non sanno con chi hanno a che fare. Hanno commesso un passo falso, e se ne pentiranno amaramente. Noi non siamo l’America o l’Europa, che fingendosi democratiche e civili permettono certe cose, noi siamo la Russia, e non tolleriamo attacchi del genere. Se scopriremo che a fare l’attentato è stata una qualche cellula vicina all’Isis, prometto che farò di tutto, con ogni arma in mio possesso, per annientare, devastare, e eliminare definitivamente dalla faccia della terra questa piaga che affligge il mondo intero”.
Parole al vetriolo da parte del presidente russo Putin, dopo l’attentato che ha provocato almeno 10 morti e 5o feriti nella metropolitana di San Pietroburgo. Al momento tutte le fermate della metro sono state chiuse e sono in corso le operazioni di evacuazione. Su alcune foto pubblicate sui social media si vede un vagone della metro sventrato dall’esplosione a San Pietroburgo e corpi sparsi sulla banchina. Il Presidente Vladimir Putin fino a stamattina si trovava a Strelna, nei pressi di San Pietroburgo, dove aveva in programma un incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Informato delle esplosioni nella metropolitana è accorso immediatamente nel luogo della strage. I media riferiscono che sia estremamente furioso e amareggiato per quanto successo.
Il presidente è stato informato dai servizi di sicurezza sui fatti di San Pietroburgo. “I motivi al momento non sono chiari, non escludiamo nessuna pista: né quella terroristica di stampo islamico, né quella criminale. Chiunque sia stato, deve sperare che non lo scopriremo“. Così Vladimir Putin, sottolineando che le indagini “sono in corso”. Il presidente, che si trova a San Pietroburgo, ha fatto le condoglianze alle vittime, e ha promesso che vendicherà quanto è successo.
Ovviamente si tratta di una bufala: un discorso mai accaduto, parole mai pronunciate.
È comunque oggetto di curiosità come in questa “Civil War” delle bufale Trump, agli occhi di Giornale Italiano, abbia perso la sua connotazione volitiva diventando uno dei “deboli democratici” che si sogna rimossi e sostituiti dall’Uomo Forte di turno.
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