BUFALA Puglia: ettolitri di “scie kimike” spruzzati nella notte dagli aerei del Nuovo Ordine Mondiale

Lo sappiamo, fermatevi.

Come già accaduto in precedenza (il nostro archivio ci è testimone), siamo consapevoli che la pagina Facebook Non cielo dicono – nominata intenzionalmente con il refuso Cielo anziché Ce lo – sia una deliberata presa per i fondelli per tutti i complottisti del web.

Oggi i nostri lettori ci segnalano un post pubblicato in questa giornata – 16 aprile 2018 – e condiviso da circa 2000 utenti:

++SCIE KIMIKE SHOCK +++
Questo è lo scenario di questa mattina in Puglia.
Questa notte gli aerei del nuovo ordine mondiale hanno spruzzato ettolitri di scie kimike ( PALPABILI CON MANO ) nelle campagne del Salento ( e non solo ) .
A voi le conclusioni , CONDIVIDETE PRIMA CHE CENSURINO!!

La bufala è stata considerata vera anche da alcuni commentatori:

Sveglia o ci ammazzeranno tutti in un modo o nell’altro( ma lo capite che e tutto un degrado programmato, x distruggere il mondo.. ( i maledetti criminali potenti e massoni hanno creato citta sotterranee, dove possono vivere x 20 – 25 anni…con soli e fiumi artificiali ecc…sensa contare che possono avere altri pianeti dove vivere

Di fatto, come riportano su Blitz Quotidiano il 14 luglio 2016, si tratta di ragnatele “a mongolfiera” fotografate a Yinnar, Australia, presentatesi per «colpa delle recenti inondazioni che hanno colpito l’Australia e che hanno costretto, a giugno come ora, a decine di ragni a proteggersi creando delle mega ragnatele che ricoprono interi alberi».

Vengono riportate, inoltre, le parole dell’esperto Graham Milledge dell’Australian Museum:

“I ragni si arrampicano e poi puntano il loro addome verso il cielo e volano via come fossero un filo di seta. Il vento li cattura e li porta via. La ragnatela si comporta come un paracadute. Questa mongolfiera di massa è stata creata dalle inondazioni, ma non è una cosa comune”.

Nessuna scia kimika spruzzata sui cieli della Puglia, dunque, ha causato tutto questo. Si tratta di un fenomeno naturale, rielaborato dagli amministratori per creare una bufala alla portata dei condivisori compulsivi.