Ci è stato segnalato dai nostri lettori un articolo, apparso l’8 aprile 2015 su “Direttablog”, secondo cui la Red Bull, il popolare energy drink, è stato proibito in Francia e Danimarca. Si legge nell’articolo:
Proibita la vendita della Red Bull in Europa perchè è un “cocktail di morte”,in Italia ancora la commercializzano.Contiene GLUCURONOLACTONE…
In Francia e Danimarca l’hanno appena proibita per essere un cocktail di morte, (fonte EE5610 de la Bibliothèque Nationale de France), dovuto ai suoi componenti di vitamine mischiate a GLUCURONOLACTONE, agente chimico altamente pericoloso, sviluppato dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti, durante gli anni 60 per stimolare il morale delle truppe mandate in VIETNAM, il quale era come una droga allucinogena che calmava lo stress della guerra. Però i suoi effetti nell’organismo furono devastanti, e fu causa di tante emicranie, tumori celebrali e malattie del fegato che colpirono i soldati che lo consumarono.
E oltre a ciò, nella lattina di Red Bull si leggono i suoi componenti:
GLUCURONALACTONE, catalogato come stimolante. Però quello che NON DICE la lattina
di Red Bull, sono le conseguenze della sua assunzione, che obbligherebbero a aggiungere una serie di GRAVI AVVERTENZE:
1. E pericoloso berlo se poi non si fa esercizio fisico, visto che la sua funzione energizzante accelera il ritmo cardiaco e può causare INFARTO FULMINANTE.
2. Può causare EMORRAGIE CEREBRALI, dovute al fatto che Red Bull contiene componenti che diluiscono il sangue per far si che il cuore lo pompi più velocemente, e così poter far uno sforzo fisico con meno fatica.
3. E’ proibito mischiare la Red Bull con alcolici, perche il risultato è una ‘bomba mortale’ che ATTACCA DIRETTAMENTE IL FEGATO, facendo si che la zona colpita non si rigeneri mai più.
4. Uno dei componenti principali di Red Bull è la vitamina B12, utilizzata in medicina per recuperare pazienti che si trovano in coma etilico; e per lo stato di eccitazione che si prova dopo averla bevuta, come se fossi ubriaco, senza aver bevuto nessuna bevanda alcoolica.
5. Il consumo regolare di Red Bull provoca la comparsa possibile di una serie di malattie nervose e neurologiche irreversibili (non esiste recupero!)
L’articolo rimanda ad una fonte, in realtà si tratta però del medesimo articolo, pubblicato l’8 settembre 2011, copiato, incollato e pubblicato da Direttablog così com’era nella sua forma originale.
Senza bisogno di indagare gli effetti collaterali descritti in questo articolo, senza neppure curarci del fatto che Direttablog riproponga un articolo di 4 anni fa senza cambiarne una virgola,siamo andati a cercare le proprietà degli elementi riportati, il glucuronolactone (glucuronolattone in italiano) e della vitamina B12. Il primo è una molecola derivata del glucosio ed è una componente fondamentale di quasi tutti i tessuti organici. La seconda invece viene utilizzata per curare diverse forme di anemia (carenza di sangue) ed effettivamente un suo utilizzo errato, tuttavia a livello medico, può avere effetti collaterali gravi, anche se non della portata descritta dall’articolo. Sul tema ne aveva parlato anche il collega Shadow.
Facendo altre ricerche per accertarsi che la Red Bull sia davvero proibita in Danimarca e Francia, abbiamo trovato un articolo del 2004 su medicalnewstoday e un servizio video della NBC, pubblicato ieri (27/07/2015).
Limitandoci alla fonte più recente, vengono al pettine diversi nodi. La Red Bull in realtà non era mai stata commercializzata in Danimarca (e in Norvegia), in Francia invece la distribuzione, con etichette che invitano al consumo moderato, è stata consentita nel 2008 ed era proibita dal 1996. La sostanza che scatena tanti dibattiti però non è il glucuronalattone ma la taurina (da cui il nome Red Bull). Come spiegato nel video, si tratta di un aminoacido che può avere effetti collaterali soprattutto in reazione alla caffeina, anch’essa presente nella bevanda austriaca, se ingerito in grandi quantità vale a dire 6/8 lattine al giorno. A partire dal 2014, Red Bull è in vendita in tutti gli stati membri dell’Unione europea (inclusa la Danimarca) e in 165 paesi in tutto il mondo.
Questo non toglie che la notizia diffusa da Direttablog seppur con un’ombra di verità, sia inventata di sana pianta e non poggi su basi scientifiche. La notizia è una bufala.
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