Ci segnalano questa notizia pubblicata sul Fatto Quotidaino, dal titolo eclatante che ha attirato l’attenzione di molti internauti:
La gente ne parla ancora stamattina, l’episodio accaduto durante la processione di san Trisomio, ieri sera, ha lasciato tutti a bocca aperta: il parroco don Porfito, del quartiere di Verrate sul mezzo, ha bestemmiato durante la marcia del santo patrono.
“Mi è sfuggito, non posso sottostare a un processo di demonizzazione. Questo non lo reputo affatto giusto” ha dichiarato il prelato “Quel giorno non funzionava nulla, nemmeno i microfoni, a un certo punto sono inciampato e lì proprio non mi sono trattenuto. Sbaglierei a giustificare la cosa, ma non posso nemmeno subire un processo per niente, scriverò una lettera al Papa perché rianalizzi il mio caso”.
Il fatto è stato percepito veramente male dai fedeli. Tiziana ci dice: “Veramente scandaloso. Ma che esempio si dà alle nuove generazioni. Non c’è ragione che tenga, don Porfito non potrà più fare il parroco, almeno non in questa zona, che credibilità potrà mai avere un prete bestemmiatore”.
Il problema della credibilità è, effettivamente, quello più sentito dal piccolo quartiere, ma il sacerdote ha la risposta pronta anche per questo: “Nominare Dio, nel modo in cui l’ho fatto io è deprecabile. Ma, negli ultimi anni, questo quartiere si è visto praticamente risorgere grazie alle mie azioni: ho istituito corsi di catechesi regolari, cosa inesistente fino al mio arrivo; ho garantito la comunione per i malati che non possono recarsi in Chiesa, ho inoltre avvicinato i ragazzi più giovani alla Chiesa. Ricordo ancora la storia di Mario, ragazzo con enormi problemi di droga, che ora ha una nuova vita solo grazie al mio operato. Come può una bestemmia, pronunciata puramente per sbaglio, nella foga di un attimo, cancellare tutto questo? La gente ha la memoria corta. Sono molto dispiaciuto. Su di me è stato costruito un caso mediatico senza fine. Ho deciso di non espormi, nelle prossime ore, a qualsiasi tipo di dibattito sull’accaduto, la giustizia vaticana farà il suo corso”.
Intanto, al bar del quartiere, c’è anche chi difende il don: “Ho visto la vita di questo posto riprendere, per me può bestemmiare anche durante il sermone, di queste cose me ne infischio” dice Giulio, commerciante della zona. Ma la questione è lunga e chissà alla fine chi la spunterà. Nei prossimi giorni daremo ulteriori aggiornamenti sulla strana vicenda di Milano.
Si tratta di una bufala totalmente priva di fondamento. Il quartiere di Verrate sul Mezzo non esiste, così come non esiste Don Porfito (ennesima variante dell’onnipresente protagonista di mille bufale Alvaro Porfido).
Il Fatto Quotidaino (non il Fatto Quotidiano) è un sito di bufale, da tempo presente nella nostra lista Black List, i cui articoli sono tutti frutto della fantasia dei gestori del sito.
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