Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima catena di S. Antonio a mezzo Whatsapp, questa volta avente come argomento l’infarto cardiaco
Prendi 2 minuti e leggi questo,per favore Mettiamo che siano le 8:15 P.M. e vai a casa (per esempio) dopo una giornata insolitamente dura al lavoro. Sei molto stanco,infastidito e frustrato. All’improvviso cominci a sentire un forte dolore che corre verso il braccio sinistro e fino alla mandibola e la parte superiore del ventre. Sei solo a circa cinque Km dall’ospedale piu’ vicino a casa tua. Disgraziatamente non si sa se riuscirai ad arrivare cosi’ lontano. E anche se sei stato allenato al RCP (resurrezione cardio polmonare) il signore che ti ha insegnato il corso non ti ha spiegato come effettuarlo su te stesso. Come soppravvivere a un attacco di cuore quando sei solo? Visto che molte persone sono sole quando hanno un attacco di cuore, senza aiuto, la persona il cui cuore sta palpitando incorrettamente e che comincia a sentirsi debole,ha solo 10 secondi prima di perdere conoscenza. Comunque,la vittima puo’ aiutare se stessa provocandosi la tosse in continuazione e con molta energia. Propio cosi’: si deve fare un respiro profondo e con i polmoni ben pieni, provocarsi una tosse profonda e prolungata, come quando si vuole sputare tirando dalla parte piu’ profonda del petto. Un respiro e la tosse devono ripetersi ogni due secondi senza tregua fino al momento in cui arriva un aiuto o fino a che sentite che il cuore batte normalmente. I respiri profondi portano ossigeno ai polmoni e la tosse in tali condizioni crea movimenti che stringono il cuore e mantengono attiva la circolazione del sangue. La pressione esercitata dalla compressione della tosse, fa le veci di un massaggio al cuore ed inoltre aiuta a recuperare il suo normale ritmo. In questo modo, le vittime di attacchi cardiaci possono arrivare in tempo ad un ospedale. Dì a più persone che puoi quello che hai letto. Potresti salvargli la vita !! Un cardiologo dice che se tutto il mondo riceve questo messaggio e gentilmente lo rimandi a 10 persone, può scommettere che salveremo almeno una vita. Invece di inviare barzellette, rinvia questo messaggio che puo’ salvare la vita di una persona. Da: Dr. N. Silva (cardiologo)
La struttura è la stessa di mille altre simili bufale: con un linguaggio cordiale e colloquiale viene raccontata la storiella di un uomo in gravi condizioni di salute a cui la “medicina ufficiale” non ha insegnato la terapia miracolosa che potrebbe salvarlo, ma irrompe sulla scena un medico “buono” che diffonde il segreto su Whatsapp invitando altri a proseguire la catena.
E, come ogni altra volta, è una bufala.
Come ricorda Snopes, se alcune tecniche di respirazione possono in determinati casi aiutare, fermarsi acriticamente a tossire ad ogni insulto cardiaco in corso potrebbe potenzialmente uccidere il malcapitato finito a seguire un simile consiglio.
Esiste una sola cosa da fare in caso di infarto: cercare di non perdere la calma, chiamare i soccorsi e, se possibile e se consigliato dai soccorritori che avrete contattato, assumere un’aspirina per evitare coaguli di sangue.
Il cellulare è un oggetto ubiquitario: usatelo per contattare un medico vero, e non per farvi curare da Catene virali.
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