BUFALA Pokémon Go: indottrinamento all’occultismo e al satanismo, altro che “gioco” – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti il seguente articolo, targato noalsatanismo e contenente un enorme cahier de doleances nei confronti dell’ultimo videogioco della Niantic su licenza Nintendo, Pokémon Go.
Troppo lungo per essere riportato integralmente, ci limiteremo a scomporre le sue componenti, analizzandolo bufala per bufala, un quanto lo stesso si presenta come un vero e proprio Voltron di bufale.
1. Pokémon Go è stato lanciato il giorno dell’attentato di Nizza per distrarre le masse
Cita l’articolo
Pochi giorni prima della strage perpetrata dall’ennesimo terrorista islamista a Nizza, un videogioco chiamato Pokemon Go è stato lanciato sul mercato mass mediatico dalla Nintendo ed è diventato un fenomeno internazionale. In Italia è uscito il 15 luglio 2016, il giorno dopo la strage di Nizza ..e scusate se sottolineo questa macabra coincidenza, ma per me non è casuale
In realtà siamo oltre la casualità e siamo ad eventi completamente scollegati.
L’annuncio ufficiale di Pokémon Go risale infatti a Settembre 2015, in occasione dei preparativi per il ventennale della famosa saga videoludica, che vede il suo ventesimo anno compiersi nel 2016, e nell’alveo di tutta una serie di altre iniziative programmate per il 2016 (distribuzioni di Pokemon leggendari sulle cartucce di sesta generazione, il rilascio di edizioni rimasterizzate dei capitoli del 1996, Rosso, Blu e Giallo, sullo store scaricabile del 3DS, eventi a tema e vendita di pupazzetti e gadget) ben prima dell’attentato a Nizza.
Il primo rilascio ufficiale si è avuto il 6 luglio per Australia e Nuova Zelanda, ma è stato possibile per chi avesse un po’ di dimestichezza scaricare il gioco e giocarlo nel resto del mondo… salvo i blocchi dovuti ad un numero di utenti maggiori del previsto.
Sostanzialmente, con un rilascio ufficiale il 6 luglio stabilito da Settembre del 2015, è quantomeno peregrino infilare nel mix l’attentato di Nizza.
2. La posizione del giocatore viene tracciata col GPS
A dire il vero uno smartphone moderno tiene traccia della propria posizione solo per il semplice fatto di essere acceso e che nessuno si sia premurato di disinserire il GPS mediante l’apposito toggle. Ad esempio, applicazioni come Google Maps usano il GPS per indicare la vostra posizione: e la stessa cosa accade con Pokémon Go.
Non ci sono trasmissioni occulte della vostra posizione in luoghi del mistero. C’è una mappa, e la vostra posizione indicata nel gioco. Questo è tutto.
Per le ragioni già dette prima, alcuni siti hanno diffuso i files di installazione del gioco prima del rilascio ufficiale in Europa: vi è il sospetto che alcune di queste copie possano essere state contraffatte da virus e simili, ma potrete evitare ogni problema scaricando l’applicazione dagli store ufficiali per Android e iPhone.
3. Un tale in nuova Zelanda è diventato ossessionato dai Pokémon ed ha lasciato il lavoro per questo!!!
La risposta è un deciso: ni.
“I wanted to have an adventure,” Currie said. “I have been working for six years and I was desperate for a break. And Pokémon gave me the chance to live that dream.”
“Volevo vivere un’avventura”, ha detto Currie. “Ho lavorato per sei anni ed ero disperatamente alla ricerca di una pausa. Pokémon mi ha dato una scusa per assecondare il mio sogno”.
Sostanzialmente avevamo un individuo già alla ricerca di un anno sabbatico per ritrovare se stesso, e che ha deciso di assecondare un videogioco per regarlarsi non già, come erroneamente indicato nell’articolo, una vita da allenatore, bensì due mesi di vacanza in giro per le bellezze naturali della Nuova Zelanda.
Cosa che, francamente, con o senza Pokémon se lo scrivente fosse un Neozelandese e vivesse nella natura e nelle spiagge incontaminate locali, patria di attrici belissime come Lucy Lawless, prima o poi farebbe lo stesso.
4. Il parere degli psicologi
Inesplicabilmente la voce il parere degli psicologi non riporta alcun parere degli psicologi.
Contiene un vecchio articolo del 1998 relativo ad un episodio della serie animata (di seguito ritirato dalle repliche e mai trasmesso in Italia) dove una combinazione delle primitive tecniche di animazione dell’epoca, di budget e scelte infelici portarono gli animatori a raffigurare un’esplosione nel cyberspazio visitato dai protagonisti della serie in quell’episodio come una serie di lampeggiamenti stroboscopici.
L’effetto ottico molto semplice sui vecchi cinescopi dell’epoca si tradusse in un susseguirsi di luci ed ombre… esattamente quello che può essere considerato un trigger per forme epilettiche, che effettivamente colpirono un certo numero di spettatori portando le emittenti a ritirare quel particolare episodio dalle trasmissioni.
Aggiungendo a questo una curiosa rilettura della neutra affermazione di un vero psicologo che passa da un evidente invito dei genitori a vigilare con coscienza sulle attività videoludiche dei minori
«Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. E questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati – dice Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile -. È proprio in questi spazi che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia. Da un lato, occorre che bambini e ragazzi sviluppino una maggiore responsabilità nell’uso di questi strumenti. Dall’altro, sono le aziende sviluppatrici di nuove tecnologie a dover giocare un ruolo chiave per garantire che gli strumenti da loro promossi non possano in nessun modo mettere a rischio i minori»
Ad una vera e propria stroncatura a sfondo satanico.
Ricordiamo che sul sito pokemon.it ad oggi è possibile leggere consigli rivolti direttamente ai genitori proprio su come guidare, limitare ed incalanare le attività ludiche del minore.
5. Il Lato Oscuro di Pokémon Go
Questa parte, con l’aggiunta di alcuni dati di cronaca scelti a scopo di shock (come un furto subito da un giocatore di Pokémon Go) ricalca una antica bufala già apparsa in scena all’esordio della saga, e riportata da Snopes come in ritorno.
La presunta intervista a Satoshi Taijiri, autore della saga, è la traduzione di un brano del sito Play4Real, ovvero un sito tipo Lercio ma dedicato al mondo dei gamers, con notizie come “Stream finalmente assume più di una persona per volta al supporto tecnico”, “Intervistato il bambino di dodici anni che da solo ha disegnato tutte le animazioni di Street Fighter V” e “La Nintendo diventerà ricca grazie ai pad di gioco che si rompono”.
Le accuse di satanismo legate al gioco ed alla serie animata risalgono invece alla prima pubblicazione della serie animata, e portarono nel 2000 l’emittente Italia vicina a Sat2000 a confutarle affermando
The trading-card and computer game is “full of inventive imagination,” said Sat2000, a satellite TV station run by the Vatican.
Il gioco di carte e per PC è “pieno di immaginazione e fantasia”, dichiara Sat2000, emittente televisiva Vaticana.
The game did not have “any harmful moral side effects” and was based on “ties of intense friendship,” the station said.
Il gioco non ha alcun effetto nocivo sulla morale ed è basato “su legami di forte amicizia”, dice la stazione.
Il resto dell’articolo, come un bizzarro riempitivo, tira fuori la Charlie Chiarlie Challenge, assolutamente slegata rispetto al tema.
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