Ci segnalano il seguente articolo, targato lasera
Tutto ha inizio questa mattina a seguito di una denuncia per violenza e rapina presentata da una donna anziana che sosteneva di essere stata aggredita e derubata durante la notte da un gruppo di persone con l’accento dell’Est, quasi certamente provenienti dal Campo ROM nelle vicinanze della sua casa.
All’alba le forze dell’ordine hanno così data il via ad una serie di perquisizioni, non gradite però dalle famiglie ROM.
A seguito dell’arresto di alcuni giovani ed all’allontanamento dei minori, avrebbero avuto inizio le perquisizioni che hanno portato alla luce il ritrovamento di una somma di denaro ammontante a oltre 100 milioni di euro, frutto di rapine e furti eseguiti dall’accampamento soltanto nell’ultimo mese.
Vi abbiamo già parlato del concetto di bufala herpes: una vecchia bufala che si ripropone, a distanza di mesi o anni, con pochi dettagli variati allo scopo di “svecchiarla” e darle un aspetto di novità.
Scopriamo oggi che vi è inflazione e aumento del costo della vita anche nel mondo delle bufale: infatti questa bufala è il riciclo, con un testo semplificato, di una vecchia bufala da noi trattata chiamata all’epoca, dal titolo 6 milioni di euro in contanti in un campo Rom (trattazione citata e riportata anche dal noto quotidiano Il Tirreno, edizione di Grosseto), dalla quale riprende parti della narrazione e la fotografia (tratta da Google Immagini e presa da un articolo del quotidiano La Repubblica , foto 4 nello slideshow), e che riportiamo.
Il tutto ha avuto inizio questa mattina a seguito di una denuncia per aggressione presentata da una donna anziana che sosteneva di essere stata aggredita durante la notte da un gruppo di persone con l’accento dell’Est, quasi certamente provenienti dal Campo ROM nelle vicinanze della sua casa.
All’alba i Carabinieri hanno così data il via ad una serie di interrogatori e perquisizioni, non gradite però dalle famiglie ROM che sin da subito si sarebbero scagliate contro gli agenti con l’ausilio di spranghe e sassi.
A seguito dell’arresto di alcuni giovani ed all’allontanamento dei minori, avrebbero avuto inizio le perquisizioni che hanno portato alla luce un fucile, una pistola e circa 6 milioni di euro in contanti; il tutto occultato all’interno di un materasso messo a terra ed utilizzato per dormire da due bambine di 7 ed 8 anni, quasi sicuramente ignare della fortuna posseduta all’interno del loro “letto” e le quali ogni giorno venivano sfruttate ed inviate dai loro genitori a chiedere l’elemosina nel parchegggio di un supermercato non molto distante.
Il tutto ha inizialmente destato molti sospetti viste le condizioni igieniche e le presunte condizioni economiche della famiglia, la quale, sin dal loro arrivo in Italia ha sempre ottenuto un sostegno economico dal Comune, addirittura recandosi per circa due volte al mese alla sede Provinciale per il ritiro dei buoni pasto e la consegna delle bollette per richiedere il pagamento da parte del Comune.
La nuova versione della bufala rimuove i dettagli più caricati della vicenda, omettendo la presenza del presunto arsenale militare, le bambine piccole sfruttate ed il sostegno economico del Comune (dettagli caducati dal momento in cui, mentre la bufala originale era ambientata a Grosseto, la versione 2.0 rimuove ogni riferimento a luoghi e date riconoscibili allo scopo di ottenere un testo sintetico e universale), ma conserva praticamente inalterato ogni altro dettaglio, compresi gli errori ortografici nelle parti citate (data il via, ROM scritto in tutto maiuscolo come il termine informatico…)
Va inoltre rimarcato come, se all’epoca GenerazioneSocialNetwork, primo ideatore della bufala, ammise la beffa e la rimossa lasciando in sua vece, per un tempo sufficiente alla lettura, il seguente testo:
CHIEDIAMO SCUSA A TUTTI COLORO CHE SONO STATI TURBATI DAL LINK CHE è CIRCOLATO SU FACEBOOK NELLE ULTIME ORE!
SAY NO TO RACISM!
Non così è accaduto per gli epigoni successivi, che proprio sulla beffa originale hanno imbastito una nuova bufala, limitandosi ad un minuscolo disclaimer, molto in fondo all’articolo :
La Sera non è un sito giornalistico, si tratta semplicemente di un blog satirico e irriverente, che si diverte a prendere in giro e trollare la gente. Se per purissimo caso, il vostro senso dell’umorismo non riuscisse a cogliere la nostra comicità “volutamente e sproporzionatamente” esagerata, comunicatecelo e provvederemo a migliorare i nostri contenuti.
Che comunque non ha impedito il rinascere di una bufala vecchissima e che ritenevamo definitivamente superata.
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