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BUFALA Paziente morto da due giorni resuscita dopo Rigor Mortis – Bufale.net

La notizia pubblicata su MSN Notizie e su Leggo.it risveglia paure ancestrali e storie che effettivamente in passato – quando non c’erano mezzi sufficienti per accertare i decessi – potevano avvenire sul serio. Parliamo insomma di un uomo che si sarebbe risvegliato dopo l’apparente morte. Non dentro la bara ma in stato di rigor mortis e ad autopsia terminata:

«L’uomo era stato trovato morto nella propria casa dai vigili del fuoco locali, dopo la segnalazione della fidanzata che non riusciva a contattarlo da due giorni. I pompieri, giunti nell’abitazione dell’uomo intorno a mezzogiorno dello scorso giovedì, lo hanno trovato disteso nel letto: “freddo e in stato di rigor mortis”, secondo il rapporto compilato dagli agenti e riportato dal sito d’informazione Newstook … I medici legali sono giunti circa un’ora dopo, per verificare le condizioni dell’uomo, notando come fosse stato trovato ai piedi del letto, disteso sul suo lato destro. Era freddo e pallido ma non c’era nessuna perdita di colorazione associata alla coagulazione del sangue, che spesso si trova nelle persone decedute. Il corpo è stato portato negli uffici dei medici legali al Milwaukee County Medical Examiner’s Office, dove sarebbe stato presumibilmente sottoposto ad autopsia. Intanto la famiglia era stata avvertita intorno alle 14.20. Ma pochi istanti prima delle analisi dei medici legali, i dottori hanno visto che l’uomo muoveva il braccio sinistro e la gamba destra, tornando a respirare autonomamente anche se non era rilevabile un battito cardiaco».

La fonte originale viene dal portale di Wisn, della abc.

«”They found him cold to the touch and in rigor,” the report said. “They did not attempt to resuscitate him”».

La prima cosa che dobbiamo chiederci in questi casi è se il fatto, così come viene spiegato, può essere ritenuto plausibile. Abbiamo chiesto allora ad un medico, Antonio Bove, specializzato in anestesia e rianimazione:

«Se uno è morto cioè senza attività cardiaca da 10 minuti e quindi senza perfusione cerebrale non “risuscita” a temperatura ambiente almeno. Diverso è il caso della ipotermia. L’ipotermia rallenta la morte cellulare e quindi anche il cervello, che a temperatura ambiente va in necrosi in pochi minuti ( 4,5 al massimo) può così resistere per molto più tempo senza avere danni. Per esempio qualche giorno fa hanno rianimati un bimbo che è stato sott’acqua per ben 40 minuti. In acqua si è raffreddato per cui il suo cervello non è morto, quindi quando è stato rianimato non è rimasto in coma, tornando alla vita normale. Poi c’è da dire che in più in questo caso è stato utilizzato l’eco cioè un ossigenazione extra corporea che ha vicariato i polmoni danneggiati dall’annegamento fino a quando non sono guariti.

In cardiochirurgia per alcuni interventi di aneurisma dissecante per operare bisogna fermare il circolo, completamente, senza poter usare neanche la circolazione extra corporea. Per fare questo si raffredda il paziente fino a sotto i 30 gradi e in queste condizioni sono riusciti a stare fino a 1 ora. Tecnicamente il paziente è “morto” però il cervello non è andato in necrosi e quindi c’è possibilità di ripresa. Da qui la moda tra i ricchi di farsi ibernare quando sono malati terminali, sperando che in un futuro ci sia la possibilità di risvegliarli dopo anni ed anni e di poter curare la malattia con nuove tecniche».

Non mettiamo in discussione che qualcuno effettivamente si sia ripreso dopo essere stato ritenuto morto. Il problema è come questo equivoco sia potuto accadere. Per come è stata spiegata la vicenda non ci sembra che sussistano le condizioni sufficienti a renderla plausibile. Nel servizio della abc, non a caso, viene riportato che i responsabili del primo soccorso, quello dei vigili del fuoco, hanno aperto un’inchiesta interna per verificare se il protocollo sia stato seguito correttamente.

«We’re doing an internal investigation to make sure that everything we did followed protocol. It’s an active investigation, so I can’t comment in detail».

Va tenuto conto anche del clima in cui questa notizia viene presentata. Il Presidente Barack Obama vuole che si affermi il suo piano per estendere l’accesso a cure mediche adeguate verso tutti i cittadini (Obama Care) ma non tutti sono d’accordo. L’opposizione è abbastanza feroce. Questo tipo di notizie si innestano bene nella polemica in corso.

Quel ch’è certo è che non si entra in rigor mortis se non si è morti; a parlare di rigor mortis sono solo i vigili del fuoco, ovvero dei non esperti; infine (conseguenza logica) nessun caso di morte apparente noto è avvenuto dopo il sopraggiungere del rigor mortis.

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