Sempre la stessa identica storia, periodicamente aggiornata nella data, a volte rinnovata nella narrazione. Esempio cardine sono le bufale sul ritorno alla lira, il ritorno della leva obbligatoria e… il ritiro della patente per i sessantenni.
Quest’ultima notizia viene rinovellata dal Fatto Quotidaino e Motion Video:
Arriva in serata l’approvazione di un disegno di legge di cui si discuteva da molto tempo: ritirare la patente di guida a chi ha più di 60 anni.
Il professore di statistica Alvaro Porfido ci spiega che negli ultimi anni, il numero di incidenti causati dagli ultra-sessantenni è in forte e continuo aumento: “Abbiamo proprio analizzato i documenti delle forze dell’ordine, le sentenze per i sinistri stradali, i referti medici e via dicendo.Dopo i sessanta, purtroppo, stando a quanto dicono le carte, non si ha più quella lucidità e quella prontezza di un tempo. Ecco perché il numero di incidenti aumenta proprio in queste fasce d’età.
Ci è sembrato giusto intervenire sulla questione in maniera decisa. Io ho proposto questa legge al governo e, per fortuna, mi han dato ragione. Per la nostra sicurezza è ora stato fatto un passo avanti”.
La legge ha suscitato molte polemiche, come quella del 65enne Giovanni Pennettie, che spiega ai nostri microfoni: “Ma che legge è? E ora come faccio ad andare a lavoro? Dovrò prendere i mezzi, che in quest’Italia non passano mai e son sempre in ritardo, mi sembra di essere alla sagra delle cose bizzarre. Che Paese assurdo sta diventando l’Italia”. D’altra parte anche Mario Sbronzi, studente universitario di Milano, ci dice la sua: “Ogni sera che mi ritiro a casa, questi anziani fanno zig-zag sulla strada. Meglio che si consenta di guidare solo a chi ha una certa età. Ottimo provvedimento del governo”.
Il senatore Marco Spinaleri ci fa però sapere che saranno proprio i trasporti pubblici ad essere intensificati e rafforzati proprio per ovviare ai problemi causati da un simile provvedimento. Ma ci sono ancora non pochi nodi da sciogliere. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
Confrontiamo ora la vecchia versione da noi valutata il 28 febbraio, all’epoca pubblicata dal GioMale:
Arriva in serata l’approvazione di un disegno di legge di cui si discuteva da molto tempo: ritirare la patente di guida a chi ha più di 60 anni.
Il professore di statistica Alvaro Velledri ci spiega che negli ultimi anni, il numero di incidenti causati dagli ultra-sessantenni è in forte e continuo aumento: “Abbiamo proprio analizzato i documenti delle forze dell’ordine, le sentenze per i sinistri stradali, i referti medici e via dicendo. Dopo i sessanta, purtroppo, stando a quanto dicono le carte, non si ha più quella lucidità e quella prontezza di un tempo. Ecco perché il numero di incidenti aumenta proprio in queste fasce d’età. Ci è sembrato giusto intervenire sulla questione in maniera decisa. Io ho proposto questa legge al governo e, per fortuna, mi han dato ragione. Per la nostra sicurezza è ora stato fatto un passo avanti”.
La legge ha suscitato molte polemiche. Il signor Antonio Di Petrus, pensione di Genova, dice che ora non potrà più portare i nipotini a scuola in auto: “Incredibile. Adesso vengo trattato come un vecchio rincitrullito. Nemmeno i miei nipoti posso accompagnare a scuola in auto. Io so ben guidare, facessero delle visite per valutare il grado di benessere fisico e mentale, di cui gode ogni cittadino. Conosco ventenni che guidano peggio di me che ho 65 anni”.
D’altra parte anche Mario Sbronzi, studente universitario di Milano, ci dice la sua: “Ogni sera che mi ritiro a casa, questi anziani fanno zig-zag sulla strada. Meglio che si consenta di guidare solo a chi ha una certa età. Ottimo provvedimento del governo”.
La questione non è finita qua. Il senatore Saltabanco, però, ci ha confermato che saranno intensificati a menadito i trasporti pubblici. Ora molta gente non potrà più guidare, e la prima cosa da fare è garantire un trasporto pubblico efficace. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
Trattasi, in entrambi i casi, di una bufala.
L’autore della burla è lo stesso, l’elusivo e misterioso Alvaro Porfido, che nella nuova versione indulge alla sua stessa vanità inserendosi nella beffa sottraendo il ruolo di professore di Statistica all’immaginario Alvaro Velledri, mentre tale Giovanni Pennettie prende il posto dell’anziano Antonio di Petrus, ed il Senatore Marco Spinaleri (ex Ufologo romano) prende il posto del collega altrettanto immaginario Saltabanco.
La bufala esiste dal 2014: la versione dell’epoca era molto meno ricca di dettagli e false interviste, ed attribuiva la decisione ad un fantomatico Decreto Europeo.
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