BUFALA Palermo miracolo Santa Rosalia : Mamma piange disperata ai funerali del figlio, poi dalla bara si sente un qualcosa… – bufale.net
Due cose sono certe per alcune Camere dell’Eco: i viralizzatori riciclano tutto, trasformando le bufale, per pigrizia o perfetta conoscenza del proprio pubblico, in veri e propri “Herpes” dai quali è difficile se non impossibile liberarsi.
In questo caso particolare Giornale Italiano ha superato se stesso, offrendo una bufala completamente riciclata in cui cambiano solo pochi dettagli
Un vero e proprio miracolo quello che è accaduto vicino Palermo questa mattina. In una chiesetta di provincia dello splendido capoluogo siciliano infatti, si celebravano i funerali di Matteo, un bimbo di 8 anni strappato alla sua giovane vita da una brutta malattia. La madre, la signora Lucia, una giovane donna devotissima a Santa Rosalia non si è data pace, tormentata dal proprio dolore ha passato gli ultimi mesi cercando conforto nella preghiera. Questa mattina alle 10 circa è iniziata la celebrazione dei funerali del piccolo Matteo, e proprio mentre il sacerdote era impegnato nell’omelia, qualcosa è accaduto. Inizia a udirsi un pianto, che con il passare del tempo si fa sempre più forte ed intenso, Lucia non aspetta un secondo di più e si precipita sulla bara del piccolo Matteo, solleva il coperchio e scoppia in un pianto di gioia, suo figlio è vivo, le sue preghiere sono state ascoltate.
Il Professor Montecassini, e tutto il reparto di Pediatria dove era ricoverato Matteo non sanno come spiegare l’accaduto, “il bambino era clinicamente morto, il suo elettrocardiogramma era piatto, non so cosa dire, forse siamo davvero di fronte ad un miracolo”. Esperti di tutto il mondo provano a spiegare l’accaduto, la tesi più accreditata è quella del dottor Augusto Bernarducci che ha così tolto ogni dubbio. Ciò che è accaduto è quello che in medicina viene chiamato “Lazarus Effect”, ovvero il fenomeno per il quale una persona dichiarata clinicamente morta torna in vita diverse ore dopo. Detto in questi termini sembra un qualcosa di impensabile; eppure l’effetto Lazzaro esiste e ne sono stati documentati centinaia di casi in tutto il mondo. Il termine venne coniato nel 1993; ma i primi casi sono riportati diversi anni prima: nel 1977 la dottoressa Later Deathy dichiarò di essere morta e tornata in vita per 3 volte. Anche in questo secolo i casi riportati dalla letteratura medica sono molti, alcuni dei quali decisamente inquietanti; nel 2007 un uomo venezuelano dichiarato morto si è svegliato durante l’autopsia e nel 2012 un bambino nato prematuro e dichiarato morto viene messo nella cella frigorifera dell’obitorio dove è stato ritrovato vivo 10 ore dopo. Sono molti altri gli scenari in cui una persona, o addirittura un animale, dichiarato e apparentemente morto, ritorna improvvisamente in vita senza. Si tratta di un anomalia del sistema di generazione dell’impulso elettrico. Nel nostro cuore infatti esiste un particolare pacemaker, il nodo seno atriale, che è un vero e proprio generatore di impulsi elettrici, ed è lui che genera le scosse eletriche che fanno battere il nostro cuore, con una frequenza di circa 70 scariche al minuto. Nel momento in cui le cellule del nodo seno atriale vengono disturbate da un fattore eziologico esterno, vanno in stand-by, riducendo la frequenza di scarica a circa un battito ogni due ore, portando il paziende in uno stato di coma profondo, e inducendo il medico legale in errore, ovvero costatarne il decesso. Dopo qualche giorno il battito cardiaco ritorna regolare e il paziente si sveglia dal suo sonno.
La bufala è una nuova versione di un raccontino di aprile, ambientato a Napoli, dove il presunto miracolo avveniva per intercessione di San Gennaro.
E chi ha ricreato l’articolo non si è neppure premurato di cambiare la foto usata da Giornale Italiano, che all’epoca notammo essere estrapolata da un necrologio letto su Internet, e modificare il nome della dottoressa Later Deathy (traduzione modificata later death, “morte tardiva”), presa di peso da un intero paragrafo riciclato dalla bufala del bolognese uscito dalla tomba per aggredire il prete.
Non possiamo che, ancora una volta, constatare la ridotta fantasia dei bufalari.
EDIT: Ci segnalano i nostri contatti che questa variante bufala, come per i Bignami di memoria scolastica, esiste anche in edizione ridotta (archiviata qui):
Un vero e proprio miracolo quello che è accaduto vicino Palermo questa mattina.
In una chiesetta di provincia dello splendido capoluogo siciliano infatti, si celebravano i funerali di Matteo, un bimbo di 8 anni strappato alla sua giovane vita da una brutta malattia.
La madre, la signora Lucia, una giovane donna devotissima a Santa Rosalia non si è data pace, tormentata dal proprio dolore ha passato gli ultimi mesi cercando conforto nella preghiera.
Questa mattina alle 10 circa è iniziata la celebrazione dei funerali del piccolo Matteo, e proprio mentre il sacerdote era impegnato nell’omelia, qualcosa è accaduto. Inizia a udirsi un pianto, che con il passare del tempo si fa sempre più forte ed intenso, Lucia non aspetta un secondo di più e si precipita sulla bara del piccolo Matteo, solleva il coperchio e scoppia in un pianto di gioia, suo figlio è vivo, le sue preghiere sono state ascoltate.
All’interno della Chiesa tutti si precipitano sopra il corpo vivo del piccolo Matteo che in una situazione di confusione si getta sopra le braccia della mamma e nel pianto la bacia sulle labbra.
Il sacerdote anch’esso allibito dall’accaduto raduna tutti i presenti per pregare e ringraziare Santa Rosalia del miracolo ricevuto.
Il portale Ragazzi News infatti riporta una variante della storia in cui i riferimenti pseudoscientifici sono stati rimossi e rimpiazzati da un lieto fine in stile Libro Cuore in cui il redivivo bambino “si getta sopra le braccia della mamma e nel pianto la bacia sulle labbra”, seguito da un edificante coda in cui il sacerdote invoca la Santa.
Nondimeno, si tratta della stessa bufala, semplicemente ritoccata per avere più riferimento emotivi e religiosi e meno Technobabble, e con la foto di repertoria sostituita da uno scatto tratto dalla fotogallery del funerale di Carmela Petrucci, giovane studentessa palermitana morta difendendo la sorella da un ex fidanzato che aveva reagito alla separazione perseguitando la ragazza fino al tragico evento.
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