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BUFALA Paga multa autovelox con cinque carriole di centesimi – bufale.net

Esistono diversi tipi di bufala, ed abbiamo purtroppo imparato a conoscerli tutti negli anni. Il più odioso e insidioso prevede raccogliere una foto o un filmato da altra fonte, imbastire una storiella viralizzabile quanto falsa e contare i likes e le condivisioni a colpi di indignazione facile, “Eh, ma questo potrebbe succedere davvero” e “La stampa non ce lo dice”

Probabilmente ciò accade perché, a dispetto delle immagini tagliuzzate ad arte, la notizia non esiste, gli eventi narrati non hanno alcuna possibilità di esistere e, al contrario dei bufalari, la stampa non racconta abitualmente frottole (e, in caso di errori, ammette rettifica).

Arriviamo quindi all’ultima laconica creazione del portale Giornale24:

PAGA MULTA AUTOVELOX CON CINQUE CARRIOLE DI CENTESIMI

Un video, che ritrae le carriole piene di anonime monetine e delle persone dall’aria afflitta.

Tanto è bastato ai solerti commentatori e condivisori, quasi ventimila, ad urlare alla vendetta del moderno Davide contro un presunto, ed immaginato “Golia Statale”.

Sarebbe bastato guardare il video con attenzione però per notare che i cartelli erano solo in lingua inglese.

E sarebbe bastato conoscere la legge per evitarsi la grama figura insita nel commentare con una rapida, infondata indignazione.

Siamo quindi all’undici Gennaio, in Virginia, dinanzi all’atto finale di una storia cominciata molto prima.

Esattamente, nel settembre del 2016, quando Nick Stafford, proprietario di quattro case in due stati diversi e recentemente trasferitosi in una nuova contea in Virginia, imprenditore e gestore di un negozio online che vende adesivi e buste in vinile, decide di regalare una Corvette a suo figlio neopatentato e si trova dinanzi al problema di non sapere esattamente presso quale ufficio pagare le tasse.

Di fronte alla poca chiarezza delle autorità che contatta, Nick Stafford decide di prendere di petto la situazione: decide di denunciare tutti gli impiegati che hanno rifiutato di rilasciare i numeri di telefono delle autorità che avrebbero dovuto fornire le informazioni richieste, con condanna a spese e multe per l’Ufficio della Motorizzazione di Lebanon (destinatario del pagamento) e, nei primi giorni di Gennaio, dopo aver acquistato altri due veicoli, annuncia pubblicamente l’intenzione di pagare le tasse il giorno dopo la prima udienza fissata per il 10 Gennaio in monetine.

Dichiara di avvalersi di una legge degli USA che gli consente tale facoltà, e di voler sobbarcarsi tale oneroso impegno come una forma di protesta estrema contro l’assenza percepita di trasparenza da parte delle autorità.

Arriviamo quindi al 10 Gennaio: gli avvocati della motorizzazione rilasciano i numeri richiesti, Nick Stafford ritira la denuncia dichiarando di “aver provato il punto” e va a casa a contare le sue monetine.

Arriviamo finalmente all’11 Gennaio, e vi offriamo la traduzione del seguito della vicenda offerta da Leggo

Alla fine, dopo un’odissea di telefonate, è riuscito a sapere quanto doveva pagare e dove doveva effettuare il versamento. E così, Stafford si è presentato allo sportello con i 2897,14 dollari in monetine: 298745 pezzi contenuti in 5 carriole. In totale, circa 700 kg di soldi che, per legge, i funzionari pubblici non hanno potuto rifiutare. E così, per 12 ore gli impiegati hanno dovuto contare penny dopo penny. E hanno dovuto farlo manualmente: la valanga di monetine, infatti, ha mandato in tilt le macchine contasoldi degli uffici. E la vendetta del signor Stafford si è compiuta.

E la storia di Nick Stafford, imprenditore del vinile, neo proprietario di tre macchine nuove di cui due comprate all’apposito scopo di aumentare la sua esposizione tributaria e rendere la sua vendetta contro il fisco americano più atroce, si chiuderebbe qui.

Se non fosse per una cosa: tutti coloro che hanno intenzione di provare lo stesso esperimento in Italia dopo essere stati fomentati dalla bufala rinarrata usando le immagini della storia di Stafford, rischiano di imbattersi in una sonora, e costosa, delusione.

Infatti a norma dell’Art. 11 del regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio del 3 maggio 1998, relativo all’introduzione dell’euro, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita’ europee legge 139/l dell’11 maggio 1998

1.A decorrere dal 1° gennaio 2002 gli Stati membri partecipanti coniano monete metalliche denominate in euro o in cent, conformi alle denominazioni e alle specificazioni tecniche che il Consiglio può stabilire a norma dell’articolo 105 A, paragrafo 2, seconda frase del trattato. Fatto salvo l’articolo 15, dette monete metalliche sono le uniche monete metalliche aventi corso legale in tutti gli Stati membri partecipanti. Ad eccezione dell’autorità emittente e delle persone specificamente designate dalla normativa nazionale dello Stato membro emittente, nessuno è obbligato ad accettare più di cinquanta monete metalliche in un singolo pagamento.

Ciò chiude la questione anche sulla possibilità, o verosimilità, del pagare una multa in centesimi: infatti prima di ottenere soddisfazione, bisognerebbe accertarsi che la persona designata a ricevere il vostro “pagamento in centesimi” voglia accettare la vostra proposta. In caso contrario, il problema tornerà ad essere vostro.

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