Ci chiedono di verificare un’immagine, già pubblicata dalla pagina Facebook “Giovani fascisti italiani” il 1° novembre 2012, riportante una citazione di Padre Pio nei confronti di Benito Mussolini.
Una citazione molto favorevole al Duce, il quale viene giudicato dal santo come “perfetto guidatore dell’umanità“.
Mussolini e’ uno dei più grandi politici che io abbia mai visto, le sue idee rispecchiano il bene di cio’ che è scritto sulla sacra bibbia, è il perfetto guidatore dell’umanità. (Padre Pio)
Come succede spesso in immagini come queste, non c’è alcuna datazione o fonte che dimostri in qualche modo la citazione.
Non si trovano fonti attendibili e nemmeno antecedenti al post Facebook sopra citato. A diffonderla sono soprattutto blog amatoriali, pagine Facebook e forum di discussione, ma è anche giusto citare la pubblicazione più recente fatta dal sito Veja.it (il 31 dicembre 2014).
Poniamo un ragionamento: se avesse fatto questa affermazione, Padre Pio l’avrebbe fatta nel primo periodo mussoliniano o successivamente all’alleanza con Hitler e alle leggi razziali del 1938? Senza una datazione, che possa permettere di capire anche il momento storico ed emozionale del momento, non si può ritenere del tutto buona una citazione, qualunque sia e da chiunque sia stata pronunciata.
Su Hittler, nel 1939 Padre Pio avrebbe dichiarato:
Non è possibile che vincano, perché Hitler è manifestamente contro il Papa ed è un fanatico assertore della religione del sangue.
Nel 1941, periodo dell’alleanza Germania, Italia e Giappone, e in seguito ai fatti di Pearl Harbor disse:
Non vinceremo. Io non vedo da che parte dovrebbe arrivarci la vittoria quando si va contro il Papa e si bestemmia pubblicamente la Madonna.
Non è la prima citazione attribuita a Padre Pio su Benito Mussolini.
Il sito “Padre Pio – Immagine di Cristo” riporta queste precisazioni (purtroppo non datate anch’esse):
Padre Pio non era un simpatizzante del fascismo. Quando vedeva i genitori “offrire” i figli al Duce, commentava: «È un peccato grave. I figli si offrono a Dio. E Mussolini la pagherà cara».
Nel libro “Padre Pio. Miracoli e politica nell’Italia del Novecento“, scritto da Sergio Luzzatto, il santo avrebbe detto “Preghiamo perché la sua vita è in pericolo” riferendosi al Duce. La citazione sarebbe stata attribuita da una delle prime biografie di Padre Pio, scritte da Emanuele Brunatto, lo stesso autore del “libro-verità” sulle persecuzioni contro l’allora frate di cui regalò una copia formato lusso al Duce con tanto di dedica.
Il libro di Luzzatto venne altamente criticato dall’Associazione Pro Padre Pio, che il 17 novembre 2011 pubblicò un comunicato stampa dove si legge:
[…] L’autore, con pervicacia, ha attribuito a Padre Pio di aver fatto una scelta di campo (ovvero di essersi schierato con i fascisti e di aver istigato gli oppositori): anche tale affermazione risulta essere falsa e manifestamente infondata.
[…]Padre Pio, non poteva essere neppure insinuato di una presunta scelta di campo, né tantomeno di essere un’ “icona clerico fascista”, così come sostenuto gratuitamente dall’autore, esaltando quanto falsamente emergeva dal giornale dei socialisti e comunisti, al solo fine di diffamare Padre Pio.
Possiamo riportare altre citazioni di persone famose su Mussolini. Tra la seconda metà degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta era molto popolare, anche in chiave internazionale.
La vittoria dei bolscevichi nella rivoluzione russa e la nascita della III Internazionale turbarono sia l’Europa che l’America, i quali ritenevano l’Italia come un Paese a rischio (il famoso “biennio rosso“) fino alla salita di Mussolini al potere. Inoltre era visto come un’alternativa al sistema capitalista e comunista.
A Papa Pio XI viene attribuita la seguente:
Costui è l’uomo della Provvidenza
La frase esatta fu:
E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare…
La frase è datata 14 febbraio 1929, pochi giorni dopo la sottoscrizione dei Patti Lateranensi (che riconoscevano l’indipendenza e la sovranità della Santa Sede e fondava lo Stato della Città del Vaticano). Una datazione ben precedente alle alleanze con Hitler e le leggi razziali.
In una lettera dell’8 ottobre 1938 scritta da Mussolini all’amante Claretta Petacci, il duce giudicò così Papa XI:
Una calamità, nefasto per la religione: peggio di questo papa in questo periodo non poteva capitare… Tu non sai il male che fa alla Chiesa. Fa cose indegne. Come quella di dire che noi siamo simili ai semiti. Come, li abbiamo combattuti per secoli, li odiamo, e ora siamo come loro. Abbiamo lo stesso sangue! Ah! Credi, è nefasto.
Mahatma Gandhi avrebbe definito Mussolini “un superuomo”. Gandhi esaltava ogni forma di spirito di fratellanza tra i popoli, e l’allora fascismo precedente all’alleanza tedesca venne da lui apprezzato. Durante la sua visita in Italia, nel dicembre 1931, incontrò a Roma Benito Mussolini, per poi scrivere:
Alla sua presenza si viene storditi. Io non sono uno che si lascia stordire in quel modo, ma osservai che aveva sistemato le cose attorno a sé in modo che il visitatore fosse facilmente preda del terrore. I muri del corridoio attraverso il quale bisogna passare per raggiungerlo sono stracolmi di vari tipi di spade e altre armi. Anche nella sua stanza, non c’è neppure un quadro o qualcosa del genere sui muri, che sono invece coperti di armi.
Nel 1940 scrisse un appello ai britannici citando sia Hitler che Mussolini:
Io non voglio che l’Inghilterra venga sconfitta, ma non voglio neppure che conquisti la vittoria con l’uso della forza bruta, sia questa espressa con i muscoli o con il cervello […].
Vi invito a combattere il nazismo senza armi, o, per attenermi alla terminologia militare, con armi non-violente. Abbandonate le armi che impugnate; convincetevi che non possono servire a salvare voi stessi e l’umanità. Invitate Hitler e Mussolini a prendere ciò che vogliono della vostra bella isola, con tutto ciò che di grande e di bello contiene. Darete ai dittatori tutto ciò, ma non darete mai loro i vostri cuori e le vostre menti. Se essi vorranno occupare le vostre case, voi le abbandonerete. Se non vi lasceranno uscire, voi insieme alle vostre donne e ai vostri figli vi lascerete uccidere piuttosto che sottomettervi.
Winston Churchill definì così Mussolini nel 1933:
Il signor Mussolini è il più grande legislatore fra i viventi.
Lo definì anche un criminale:
Che sia un grand’uomo io non lo nego… ma è anche un criminale.
L’alleanza con Hitler e le leggi razziali intaccarono senz’altro le opinioni su Mussolini degli anni precedenti. Bisogna considerare sempre il contesto storico delle citazioni e riportare non soltanto le dichiarazioni a suo favore, fatte durante il primo periodo mussoliniano, ma anche quelle successive.
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