BUFALA Padre di famiglia trova immigrato dentro casa, subito reagisce ma leggi come viene giudicato dalla giustizia italiana!!! – bufale.net

Ci viene segnalata dai nuovi contatti l’ennesimo caso di bufala del Giustiziere, questa volta offerto dal portale Adesso Basta, munito, ovviamente, di uno strumento social da usare per viralizzare i suoi testi con gli ovvi risultati:

1900 condivisioni in poche ore e commenti di questo terribile tenore:

Accertarsi di averlo eliminato cosi non chiede risarcimenti e farlo sparire.

Certo la giustizia ha ragione lo ha picchiato mandandolo all’ospedale? è giusto che ora paghi che lo risarcisca e paghi le spese di ospedale…..ma dai italiani COGLIONI pecore siamo siamo oramai in uno stato di libera dittatura e ancora sopportiamo vergognamodi siamo la barzelletta mondiale i negri dedicano sulla nostra testa e lo stato li difende ci rendiamo conto che abbiamo una classe politica di delinquenti dichiacchieroni e sopportiamo ma ci rendiamo conto…..sveglia italiani è ora di insorgere prima di finire male

Bisogna incominciare a prendere questo giudice a calci in culo, se entravano da lui cosa faceva? Se io trovo qualcuno dentro casa mio lo ammazzo di botte, perché nessuno lo ha autirizzato a entrare da me. Bisogna incominciare ad alzare la voce tutti quanti altrimenti saremo ospiti in casa nostra con questi delinquenti.

E abbiamo anche riportato i commenti più morbidi: per dimostrare che, esattamente come abbiamo detto nel nostro articolo sulla Bufala del Giustiziere, questo tipo di bufale sono studiate a tavolino per tirare fuori il peggio, gli istinti più forcaioli, rabbiosi e violenti del lettore occasionale

La struttura della bufala è sempre la stessa:

Tizio è un italiano di estrazione media. Un giorno Tizio subisce un grave torto o si avvede che una donna, un bambino o un piccolo animale domestico (o altri inermi) a lui vicino hanno subito un grave torto da Caio, un malvagio criminale appartenente spesso a categorie sociali invise al lettore medio (stranieri, immigrati, politici, miliardari, arabi, nomadi, criminalità organizzata…). Tizio, abbandonato dalle autorità che non intervengono su Caio, decide di farsi vendetta da solo e nel modo più efficientemente brutale possibile. Si reca così da Caio e lo uccide nel modo più graficamente doloroso possibile, oppure lo lascia minorato/menomato/sfigurato/massacrato/moribondo. Le autorità, che non sono intervenute fino a quel momento, intervengono per punire Tizio per il suo gesto, lasciando al viralizzatore il compito di implorare il lettore di condividere la storia di Tizio esprimendo, assieme al Popolo della Rete, approvazione per la condotta dello stesso e ottenere una forma di risarcimento postumo per la condanna di Tizio.

Lo stesso canovaccio sempre uguale viene ripetuto di volta in volta.

Ed ogni volta viene assistito da commenti furiosi e censurabili dove persone fino a quel momento normalissime, esattamente come lo scrivente e voi che leggete, con vite normali ed interessi normali, si uniscono ad una sete di sangue da film poliziottesco, invocando le stesse torture e mutilazioni descritte nell’articolo su tutti coloro anche solo etnicamente o fisicamente contigui ad una vittima immaginaria.

Possiamo passare ora ad esaminare il testo che ha attirato tanta violenza verbale (per ora) fisicamente inespressa…

Tutto questo è successo a Padova, dove un operaio di 43 anni Stefano F. ritornando da lavoro, dopo il suo turno di notte, verso le 3 del mattino si è subito insospettito in quando dal parcheggio di casa ha notato la finestra del salone aperta.

Senza pensarci due volte, ha preso una mazza da baseball che teneva nel suo portabagagli.

Una volta salito in casa, si è ritrovato faccia a faccia con il malvivente, pregiudicato romeno di 33 anni con precedenti per rapina sempre fuori il Lazio.

La sua reazione è stata immediata, colpendo l’immigrato sulla mascella e poi dietro la nuca, avvertendo immediatamente le forze dell’ordine e il 118.

L’immigrato è stato ricoverato in Ospedale con 25 giorni di prognosi.

Il padre di famiglia è stato lasciato in caserma dove dovrà rispondere all’accusa di lesioni e dovrà ripagare l’uomo per una cifra che in seguito sarà stabilità dal giudice nel processo.

Questa è la GIUSTIZIA ITALIANA!!!

La storia è una inverosimile accozzaglia del maggior numero possibile di elementi presi dal precitato canovaccio. La povera vittima Italiana viene presentata come un travet, un operaio costretto a lavorare nei disagevoli turni di notte dalla miseria che, inesplicabilmente, come il malvagio Negan del film The Walking Dead, gira armato di una mazza da baseball.

Mazza da baseball, che, ricordiamo, è a tutti gli effetti considerata un’arma impropria e quindi, anche nella vivace narrazione, l’ipotetico Stefano F. più che una vittima sarebbe stato un colpevole a prescindere.

Il malvagio straniero è un pregiudicato romeno, inesplicabilmente descritto, nonostante la bufala sia ambientata a Padova come, “fuori il Lazio”, denunciando una commistione di diverse stesure.

Come accade sempre in queste genere di bufala, la povera vittima Italiana comincia ad agire con la brutale efficienza del protagonista di un telefilm, e procede sistematicamente a sfigurare la figura malvagia, che passa da noto pregiudicato a mero immigrato, percuotendola con violenza brutale che lo conduce al processo più istantaneo di sempre che, naturalmente, si concluderà a dire dell’autore della bufala con un “risarcimento danni”.

Si fa quindi filotto, legando il tema dell’eccesso di legittima difesa ad una mera questione economica e fantasie di escapismo da telefilm di quart’ordine.

Difatti, non vi è traccia di questa inverosimile storia, né nella stampa Padovana, né in quella Laziale.

La fonte è invece un portale di bufale chiuso da anni, ovvero Notiziario Europeo, rilanciata sin dal 2015 dal portale Notixweb e ripresa dal blog Mafia-capitale

Con una piccola modifica: il testo originale si concedeva un ulteriore colpo di scena nel quale l’operaio misterioso

Sarebbe dovuto rientrare intorno alle 5 del mattino ma per via di un permesso è rientrato intorno alle 3 e mezza. Giunto nel parcheggio sotto casa si è subito insospettito a causa della finestra del salone aperta e così ha pensato di portarsi su casa una mazza da baseball che teneva nel portabagagli.

Da notare la scelta dei titoli: il titolo indicato è stato quindi l’ultimo di una lunga serie di titoli grammaticalmente violenti ed eristici come “Padova: trova il rumeno dentro casa e lo consuma con una mazza risultato: ladro in ospedale lui arrestato” e “Sorprende il ladro dentro casa, lo demolisce con una mazza ma viene arrestato con aggressione”.

Eppure, sebbene abbiamo dimostrato che questa bufala ormai ha compiuto i due anni, ancora riesce nel suo intento di spingere il lettore a fantasticare un mondo di brutale violenza più simile al mondo del cinema che alla vita reale.

Per fortuna, diremmo.

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