BUFALA Nuova droga venduta nelle scuole. Gli studenti la chiamano “dolcezza”
Ci segnalano un post di un utente che mette in guardia i genitori da una nuova droga che circolerebbe nelle scuole:
Come si può notare, il post è stato condiviso quasi 170.000 volte e il numero – conoscendo i meccanismi social – è destinato a crescere. Con una ricerca a ritroso si riesce a risalire a diversi articoli in cui viene smentita tutta la storia della nuova droga somministrata ai ragazzini nelle scuole.
Per cominciare vi dobbiamo parlare della Senad, la Secretaría Nacional Antidrogas del Governo del Paraguay di cui Luis Rojas era Ministro fino al Giugno 2016, periodo in cui consegnò le sue dimissioni (Paraguay.com) al Presidente Horacio Cartes. Fu lo stesso Rojas, quando si trovava ancora in carica, a negare l’esistenza di una tale nuova droga, considerando che si trattava di una notizia nata su WhatsApp (Ultimahora.com, 20 mag 2016) nella classica formula della Catena di Sant’Antonio.
Rojas specificava, inoltre, che il messaggio aveva avuto origine in Bolivia per poi raggiungere il Paraguay attraverso le reti social. Su Chroy.com in un articolo del 22 maggio 2016 leggiamo che lo stesso allarme era stato diffuso in Costa Rica. A smentire era Carlos Hidalgo del Ministero di Pubblica Sicurezza (MSP), che dichiarava la totale assenza di denunce sull’esistenza della nuova droga.
Ancora, il notiziario argentino QuePasaAlta il 19 maggio 2016 pubblicava un articolo in cui veniva riportata la stessa foto. Si legge che un padre aveva trovato quelle pastiglie all’interno dello zaino di suo figlio e che avesse iniziato a diffondere l’immagine su WhatsApp. In tutti i casi non sono state riportate denunce, dunque si è trattato di un’immagine passata di conversazione in conversazione sulle reti sociali, fino a sbarcare su Facebook e prendere definitivamente il volo delle condivisioni.
Tuttavia Luis Rojas sottolineava che la bufala aveva comunque riaperto il dibattito sulla sicurezza dei ragazzi nelle scuole, ambienti non nuovi alla circolazione di sostanze stupefacenti. Una costante attenzione dei genitori è sempre necessaria, in ogni caso.
Bufala, dunque. Nessuna denuncia e nessun caso registrato di persona che accusava gli effetti della nuova droga. Solo una foto sfuggita di mano.
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