Esiste un tipo particolare di bufala che noi riteniamo il più odioso e censurabile tra tutti: il falso necrologio.
Abbiamo così una echo chamber, LaRepubbica, che ha deciso di imitare i loghi ed i marchi de La Repubblica per viralizzare un necrologio tra i più odiosi (che abbiamo archiviato qui)
Lutto nella mediaset: venerdi 25 maggio è morta Nadia Toffa, storica annunciatrice delle Iene. Nella sua vita aveva lavorato anche in altri diversi programmi. Dopo una lunga malattia, la Toffa si è spenta all’età di 38 anni. La notizia è circolata sul web, senza clamori.
Aggiungendo nel finale un orrendo centone dove a brani sconnessi di un’intervista rilasciata dalla Toffa alla stampa a Febbraio, nel tentativo di incrementare il numero di battiture in un “articolo” altrimenti composto da poche righe ed introdurre così abbastanza parole chiave per ingannare i principali motori di ricerca ed ottenere una postazione alta nelle classifiche ricerche un’altro polpettone sgrammaticato
Ma purtroppo negli ultimi giorni ha peggiorato moltissimo, ha cercato di combattere fino alla fine ma alla fine ha ceduto.
Quindi un brano breve, sgrammaticato (sin dal titolo, con un evidente e brutale errore di ortografia)… viralizzato fino a provocare blackout sulla pagina e cali di servizio, prova di un evidente aumento delle visite.
Proprio in questi questi giorni infatti Nadia Toffa ha dato notizie relative al suo stato di salute.
Almeno per suo rispetto smettete di condividere e provvedete a segnalare la Fake News in tutti i modi possibili.
Restando più a lungo sull’articolo ci siamo imbattuti in un’amara sopresa
Trattasi di Phishing, un tipo di truffa più volte da noi esaminato dove una pubblicità “aggressiva” viene spacciata per un concorso indetto da ditte e società di elevata reputazione: in questo caso tornando sulla fake news ad intervalli regolari si viene invitati a conferire informazioni personali a soggetti sconosciuti che si spacciano per i gestori di telefonia principali in Italia (TIM e Vodafone). Come abbiamo visto molte altre volte, il presunto sondaggio è solo un modello standard, con un numero di inviti esclusivi e ricchi doni generato con un generatore casuale e sempre mutevole, il cui scopo è mettervi fretta per spingervi a fornire senza tanti complimenti informazioni personali ovvero a passare per una via crucis di banner pubblicitari e servizi a pagamento.
Nel caso ci siate cascati, consultate la nostra guida phishing per sapere cosa fare.
AGGIORNAMENTO:
Il giorno dopo la fake news Nadia Toffa ha deciso di fornire una sua divertente smentita via Twitter
Con tanto di scherzosa replica apotropaica e scaramantica dell’onnipresente Taffo
Non ci resta che augurarle quindi ogni bene e auspicare che in futuro non sia più resa vittima di grotteschi tentativi di clickbait.
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