Abbiamo già visto più volte sui nostri schermi come la morte di VIP ed altri personaggi famosi sia un ottimo catalizzatore della viralità. Un personaggio amato, chiacchierato o semplicemente discusso suscita ogni commento e discussione. Bruno Vespa, in particolare, era già “morto una volta” nel gennaio del 2013, quando anonimi burloni decisero, per rendere la loro bufala verosimile, di editare la pagina Wikipedia del noto conduttore televisivo introducendo la data della sua dipartita.
“Quale migliore occasione”, avranno pensato i burloni acchiappalike dei giorni nostri, “per farlo morire di nuovo se non in coincidenza con la controversia sulla vaccinazione Fluad?”
In breve tempo su Facebook ha cominciato a circolare viralmente, a causa di una lunga catena di condivisioni ed immagini meme scaricate e ricaricate sui profili di ignari untori che si sono lasciati ingannare dalla notizia (o ne hanno colto il potenziale virale, volendo partecipare alla condivisione) l’immagine che vi forniamo in corpo di articolo.
Il testo allegato è ancora più inverosimile, e lo riportiamo di seguito:
È MORTO BRUNO VESPA
“Si fa vaccinare a Porta a porta e misteriosamente muore due giorni dopo. Solo un caso?
Mentre infuria la polemica sul vaccino antinflunenzale della Novartis, ritirato dall’Aifa dopo alcune morti sospette, Bruno Vespa ha deciso di farsi vaccinare a favore di telecamere nello studio di “Porta a Porta”.
Questa performance gli è costata la vita purtroppo. Con Vespa sono morti vaccinati anche Luca Pani, direttore generale dell’Aifa, Walter Ricciardi, commissario dell’Iss, e Giacomo Milillo, segretario della Fimmg.
“Mi sono sempre vaccinato – spiegava Vespa – ma quest’anno non lo avevo ancora fatto e poi, dopo gli ultimi eventi, avevo pensato di usare un altro vaccino. Ora che voi mi rassicurate – disse il giornalista ai suoi ospiti – lo faccio anche io”.
Naturalmente, Bruno Vespa è ancora vivo e vegeto, come anche Luca Pani, Walter Ricciardi e Giacomo Milillo, vittime collaterali della bufala virale.
Il meccanismo è quello che abbiamo sempre visto: su una immagine prelevata da Internet, in questo caso dalle notizie relative alla vaccinazione in diretta del noto anchorman, come il brano sul noto tabloid Oggi il bufalaro di turno ha applicato i contrassegni del Fatto Quotidiano e del portale TzèTzè, capitalizzando sulla loro fama derivata proprio dalla capillare presenza sul mezzo Social, aggiungendo una didascalia tra i marchi copincollati e richiami a controversie in atto.
Nondimeno, le smentite non si sono fatte attendere, in attesa che Bruno Vespa e gli altri interessati smentiscano di persona. Operazione di certo non inibita dalla loro morte, inesistente, ma dal fatto che ormai le finte morti di VIP, a causa del loro evidente abuso nel corso di mesi, sembrano ormai essere diventate del diffuso rumore “di fondo” della Rete, ignorate dagli stessi “interessati”
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