Come abbiamo visto in questi giorni, le bufale a sfondo xenofobo vanno di moda. Abbiamo scoperto un nuovo mostro che balla, un nuovo freak, un totem da esibire alla folla sbavante, ed i bufalari lo usano, a getto continuo, per mungere indignazione popolare.
Ci siamo così imbattuti in una foto, pubblicata da un profilo pubblico a cui non daremo ulteriore pubblicità su questa pagina (ma nel momento in cui leggerete queste righe sarà già stato segnalato alla donna ritratta nella foto per tramite dell’associazione culturale di cui parleremo), con oltre mille condivisioni
“Meglio darla a un Nigeriano che a un Padano”
Scritta vergata evidentemente con un Photoshop abominevole da una persona che, nel desiderio quasi orgiastico di ottenere likes e condivisioni ha fatto anche un pessimo lavoro, tagliando pezzi di dita della giovane e ridisegnandole le gambe più bizzarre di ogni tempo, ma che ha attirato commenti variamente indinniati ed indinnianti, dei quali vi daremo una piccola selezione censurata giusto per lasciarvi con la stessa sensazione di putrescente in bocca che abbiamo noi.
che pena e schifo…. questa è la nuova generazioni di anarchici/ comunisti…. che Italia sarebbe (peggio di questa..) in mano a sta gente… senza vamori che odiano tutte le regole e le forze dell’ordine e la legalitá?! ed amano essere barboni/pezzenti, senza lavorare, drogandosi e sballandosi tutto il giono..
Schifo di donna che sei, tuo padre era meglio che si faceva una sega che mettere al mondo una mer*a indegna come te… spero che ti trapanano il cu*o di traverso per il resto dei tuoi giorni..
Gran soccolona sei a lavate el sarveo prima de versare la bocca….
Vi lasciamo solo immaginare il resto dei commenti: roba che, a voler davvero il Test di Cultura così solo chi parla la nostra lingua e rispetta le nostre tradizioni può restare! invocato da molti riceveremmo presto una lettera vibrante ed indignata da T’Challa, re del Wakanda, che ci impone di smetterla di spedirgli i nostri rissosi e vocianti analfabeti funzionali nelle foreste intorno al suo regno.
Ma non sono solo l’abominevole Photoshop e gli odiosi commenti a rendere questa bufala particolarmente atroce, ma la provenienza della fonte originale.
Avete capito bene
Il nostro viralizzatore, in fame bulimica di link ha razziato la galleria di immagini del Project Unbreakable, un
progetto fotografico che punta a dare una voce alle vittime di violenza fisica, domestica e abuso sui minori, apparso su media come Glamour, TIME, Buzzfeed e The Guardian
Disponibile anche su Facebook a questo indirizzo.
Riflettiamo tutti assieme su quanto successo:
Il Project Unbreakable raccoglie testimonianze fotografiche di persone vittime di violenze, o desiderose di esprimere vicinanza ed affetto alle vittime.
Una ragazza americana decide di partecipare a tale iniziativa.
Un Italiano smanioso di link ruba la sua foto, la manipola in modo artefatto ed ottiene che oltre un migliaio di persone la renda oggetto del loro odio.
Ripetiamo: non vi daremo i link di ognuna di quelle mille condivisioni, ma quei link in questo momento sono in mano al Project Unbreakable.
Spero abbiate delle buone scuse.
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