La faccenda riguardo Greenberg/Zuckerberg si fa sempre più bizzarra ogni secondo che passa. Un certo Jacob Greenberg fu arrestato per possesso di Marijuana quando gli scattata la foto segnaletica. Successivamente è stato rivelato che potrebbe trattarsi proprio dell’uomo il mondo conosce come Mark Zuckerberg.
La sua parentela include David Rockefeller, suo nonno. Un pò strano perché Rothschild è proprietario dell’8% delle azioni di Facebook. Sia i Rothschild che i Rockefeller sono nomi conosciuti …(per l’acronimo TAP vedasi qui) per essere riconducibili al Governo unico mondiale.
….e l’altro suo nonno è direttore generale di AIG
TAP – Facebook è stata fondata con 500MILIONI di dollari provenienti da una banca della CIA, che è un po’ sospetta. Mi chiedo se Google abbia una progenie similarmente camuffata. Zuckerberg significa “montagna di zucchero”. E’ sicuramente la loro parola secreta per Facebook, senza dubbio. Una montagna di informazioni dalle quali possono far fruttare bilioni. Bill Gates discende da una famiglia multibilionaria (qui penso significa che la sua famiglia ha fatto molti soldi nel campo dell’eugenetica) che è stata ben nascosta nei primi anni di Microsoft. Le stesse famiglie controllano tutto.
Il TAP Blog è un collettivo di ricercatori e scrittori con idee simili che hanno unito le forze per diffondere informazioni ed opinioni rifiutate dai media nel mondo.
Premetto che ho visitato tale Tap Blog e che ho potuto constatare come, col nobile intento di “diffondere informazioni e opinioni rifiutate dai media del mondo”, tenda di rimando a divulgare molte di quelle stesse notizie che noi ci impegniamo a indagare ogni giorno. Lo stesso prendere le distanze da un noto sito complottista, sostenitore della stessa teoria, senza però rivedere la propria posizione, per altro priva della benché minima fonte, rende il tutto come al solito piuttosto confuso e fantasioso (qui puoi visionare la notizia)
Passiamo però alla nostra analisi. Tramite una veloce ricerca su jailbase.com, sito che si preoccupa di raccogliere le schede degli arresti avvenuti nelle contee degli States, giungiamo facilmente a quella riguardante il nostro Greenberg (link) ma per visualizzare la pagina a schermo intero bisogna pagare, in quanto aono trascorsi ben più di tre mesi dall’avvenuto fermo.
Da brava Sherlock dei poveri quale sono, mi sono dunque operata per recuperare comunque l’allegato e il risultato di tale inenarrabile impresa è l’immagine che segue:
Grazie a ciò possiamo sin da subito valutare un paio di ovvie deduzioni: al momento dell’arresto (17 Febbraio 2012), Greenberg risulta avere ventidue anni e se la matematica non è diventata frattanto un’opinione – in tal caso mi piacerebbe riprendere da dove ho interrotto la mia istruzione specifica – l’anno della sua data di nascita dovrebbe oscillare tra il 1989 e il 1990. Fortunatamente conosciamo quella di Zuckerberg, ovvero 14 maggio 1984.
Sempre formulando pochi semplici calcoli, ci possiamo rendere conto di come tra i due intercorrano più di cinque anni di differenza.
In più, ben consci di come in quest’era fortemente tecnologica scandali del genere passino difficilmente inosservati, mi ritrovo restia a credere che un presunto arresto di Zuckerberg – uno degli uomini più conosciuti al mondo – possa effettivamente essere occultato senza conseguenze scandalistiche.
Se siete ancora in dubbio, vi invito a confrontare le foto dei due presunti sosia, che dimostrano abbastanza nettamente quanto poco siano, in realtà, somiglianti: per quanto possa convincermi di avere la stessa arcata sopraccigliare di Angelina Jolie, infatti, ahimè non potrò mai spacciarmi per lei. Allo stesso modo, risulta piuttosto evidente come Greenberg non possa essere Zuckerberg.
Per concludere, non esiste alcuna traccia di Jacob Greenberg nell’esteso albero genealogico dei Rockefeller, consultabile su Wikipedia ). Ovviamente, per poter attestare ciò, bisognerà leggere le singole pagine dedicate ai figli del patriarca: Abby, Richard, Neva, Peggy, Eileen e David Jr. Rockefeller; vi anticipo che nessuno di loro pare essere anche solo alla lontana imparentato con un Greenberg.
Che vi sia o meno un Lato Oscuro alle spalle di Facebook e del suo creatore, probabilmente non saremo mai in grado di confermarlo o negarlo.
Come sempre, tuttavia, passare sopra il buon senso, allo scopo di vedere solo ciò che vorremmo, può solo rischiare di rendere più vane, per non dire ridicole, le nostre supposizioni in proposito.
Vi invito pertanto a cercare sempre delle fonti attendibili e di diffidare di quelle che ne sono sprovviste, soprattutto in casi del genere.
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