Gira su internet la storia di un uomo rilasciato dalla prigione in Texas dopo aver preso una condanna a 99 anni di carcere per furto di cavalli.
Il 15 luglio 2018, il World News Daily Report (WNDR) ha pubblicato un articolo su un uomo di 117 anni di nome Henry William Borne, che è stato presumibilmente rilasciato da un carcere in Texas dopo essere sopravvissuto alla sua condanna a 99 anni per furto di cavalli.
Sarebbe il primo prigioniero a riuscirci, nella storia degli Stati Uniti.
Nipote di uno dei più famosi ladri di cavalli della storia americana, Henry William Borne fu arrestato dai Rangers del Texas nel 1919 per aver fatto partecipato ad una serie di furti di cavalli.
La notizia, però, non è un vera. WNDR è un sito di notizie spazzatura che non pubblica storie vere. Infatti, sotto gli articoli appone un disclaimer che recita come tutto il suo contenuto è di natura “fittizia”.
La prima immagine utilizzata nell’articolo, presumibilmente la foto del condannato Henry William Borne appena rilasciato, è in realtà un montaggio di tre diverse immagini. Un’immagine di un “uomo anziano con mal di testa o febbre” nel reparto carcerario centrale del Dipartimento di giustizia criminale del Texas a Sugar Land. Poi il l’immagine non identificata dei microfoni dei giornalisti.
L’immagine dell’impiccagione è invece reale, ma non ha nulla a che fare con il Texas e questa storia.
Questa fotografia fu scattata nei primi anni del 1900 e pubblicata su una cartolina prodotta dalla Brisley Drug Company a Prescott, in Arizona. La fotografia era in origine intitolata “Adios Amigos” e mostrava due uomini messicani che erano stati linciati dopo aver ucciso due persone in un bar a Prescott, in Arizona:
La stazione di Goddard era una fermata di diligenze popolari tra Phoenix e Prescott e il 1° febbraio 1903 due messicani entrarono nel piccolo ranch-caffè. Ma immediatamente tirarono fuori le loro armi e uccisero Charles E. Goddard, il proprietario e il suo impiegato Frank Cox di fronte a sua moglie Rosa e Milton Turnbull, un amico.
La storia di come sono fuggiti in Messico e di come sono stati catturati (senza le sottigliezze dell’estradizione) è una delle più affascinanti della storia dell’Arizona. Furono processati e impiccati il 31 luglio.
Le loro ultime parole prima di essere appese erano “Adios!” Coloro che hanno studiato la storia, hanno concluso che se i due fossero stati bianchi, il processo sarebbe durato di più. Ma per il tribunale c’erano sufficienti testimoni per avere un processo così breve.
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