BUFALA Lettera aperta da una signora di 81 anni a Luciana Littizzetto – Bufale.net
Il 3 giugno 2015 il sito Corriere Giornaliero pubblica la lettera aperta di una signora di 81 anni rivolta a Luciana Littizzetto, articolo che è ad oggi ha superato le 42 mila condivisioni.
In realtà si tratta di una vecchia lettera, pubblicata nel lontano 2012 anche dal sito Losai.eu che a sua volta la riprendeva da una nota pubblicata dalla pagina Facebook “Pippi Calzelunghe” che attualmente risulta rimossa (ecco l’url “fonte” della lettera: https://www.facebook.com/notes/pippi-calzelunghe/ricevo-e-pubblico-lettera-aperta-a-luciana-littizzetto-da-una-donna-di-81-anni/121003964729066).
Il testo pubblicato dal Corriere Giornaliero è in parte tagliato e modificato dalla lettera pubblicata nel 2012 da Losai.eu e da altri siti. Riportiamo entrambi i testi evidenziando le parti mancanti (in rosso) e modificate/aggiunte (in viola).
Lettera pubblicata dal Corriere Giornaliero
Gentile signora Littizzetto, ho 81 anni, ho lavorato nei campi da quando ne avevo dieci anni e sono andata in pensione quando ne avevo 60, oggi percepisco una pensione di 478,00 euro al mese. Grazie a Dio ho un fazzoletto di terra dove ancora oggi coltivo un piccolo orto, zappando la terra come si faceva una volta, riesco a racimolarci ben poco: qualche cipolla, qualche patata, un po’ di insalata….. ho difficoltà a salire le scale perchè la vita dura dei campi mi ha massacrato la schiena, dovrei fare delle terapie, ma dovrei pagarle perchè il servizio sanitario nazionale non le passa, dovrei prendere degli integratori alimentari che costano sui trenta euro per 15 giorni di cura, ma come può immaginare non posso curarmi, perchè con 478 euro ci devo pagare la luce, il riscaldamento e il ticket per i farmaci che devo prendere per il mio cuore (circa 15 euro ogni 15 giorni). Non esco quasi mai da casa, perchè abito in campagna a 6 km dal paese e ora c’è la neve e la mia compagnia è spesso la Televisione. Mi hanno detto che lei prende circa 5 mila euro al giorno per andare a dire qualcosa su Rai Tre.. così l’altra sera ho guardato il programma di Fazio per sentire le cose che avrebbe detto. Pensavo che per prendere 5 mila euro al giorno dicesse cose importanti… e invece l’ho sentita dire solo parolacce e insultare politici che magari io ho votato. Adesso dovrò pagare il canone RAI, sui cento euro….. Ora le chiedo, perchè dovrei pagare alla RAI oltre cento euro per sentire le sue parolacce? Con cento euro potrei farci 4 cicli di terapia per le mie ginocchia! Lei se la prende con le escort, con Ruby etc…. ma lei non è diversa da loro, visto che guadagna 5 mila euro al giorno per tenere in bocca solo il ca…. e il turpiloquio! E’ comodo far finta di stare dalla parte dei poveri, far la parte delle verginelle, quando si prendono 5 mila euro al giorno facendo la escort del turpiloquio! Io sono una contadina vera, io sono una povera vera, io sono un’ignorante vera, ma le parolacce non le ho mai dette e non accetto che lei venga pagata anche con i miei soldi per dirle in RAI. Vada a dirle in un teatro dove solo chi vuole sentirle possa venire ad ascoltarla e si faccia pagare da quelli che vogliono sentirla, non da me che devo vivere con 478 euro al mese ad 81 anni!
Lettera pubblicata nel 2012
Gentile signora Littizzetto
ho 81 anni, ho lavorato nei campi da quando ne avevo dieci anni e sono andata in pensione quando ne avevo 60, oggi percepisco una pensione di 478,00 euro al mese. Grazie a Dio ho un fazzoletto di terra dove ancora oggi coltivo un piccolo orto, zappando la terra come si faceva una volta, riesco a racimolarci ben poco: qualche cipolla, qualche patata, un po’ di insalata….. ho difficoltà a salire le scale perchè la vita dura dei campi mi ha massacrato la schiena, dovrei fare delle terapie, ma dovrei pagarle perchè il servizio sanitario nazionale non le passa, dovrei prendere degli integratori alimentari che costano sui trenta euro per 15 giorni di cura, ma come può immaginare non posso curarmi, perchè con 478 euro ci devo pagare la luce, il riscaldamento e il ticket per i farmaci che devo prendere per il mio cuore (circa 15 euro ogni 15 giorni). Non esco quasi mai da casa, perchè abito in campagna a 6 km dal paese e ora c’è la neve e la mia compagnia è spesso la Televisione. Mi hanno detto che lei prende circa 5 mila eurto al giorno per andare a dire qualcosa su rai tre.. così l’altra sera ho guardato il programma di Fazio per sentire le cose che avrebbe detto. Pensavo che per prendere 5 mila euro al giorno dicesse cose importanti… e invece l’ho sentita dire solo parolacce e insultare Silvio Berlusconi che io ho votato, perchè grazie a lui la mia pensione oggi è di 478,00 euro, altrimenti sarebbe stata mi pare di 387,00. Adesso dovrò pagare il canone RAI, sui cento euro….. Ora le chiedo, perchè dovrei pagare alla RAI oltre cento euro per sentire le sue parolacce? Con cento euro potrei farci 4 cicli di terapia per le mie ginocchie! Lei se la prende con le escort, con Ruby etc…. E’ comodo far finta di stare dalla parte dei poveri, quando si prendono 5 mila euro al giorno facendo del turpiloquio! Io sono una contadina vera, io sono una povera vera, io sono un’ignorante vera, ma le parolacce non le ho mai dette e non accetto che lei venga pagata anche con i miei soldi per dirle in RAI. Vada a dirle in un teatro dove solo chi vuole sentirle possa venire ad ascoltarla e si faccia pagare da quelli che vogliono sentirla, non da me che devo vivere con 478 euro al mese ad 81 anni! Grazie e scusi per il disturbo!
C’è da dire, inoltre, che il Corriere Giornaliero non ha fatto altro che prendere una lettera modificata già altrove in passato, come possiamo vedere dai siti Kairosterzomillennio.blogspot.it (articolo del 2014) e Blog.zonenews.tv (articolo del 2014) la lettera modificata circolava già molto tempo prima del 3 giugno 2015.
La stessa presunta anziana signora, che pur essendo un 81 enne contadina sa usare benissimo Facebook, scrisse nuovamente alla pagina Facebook “Pippi Calzelunghe” per farsi pubblicare un’altra lettera rivolta a Benigni, di cui riportiamo solo questa piccola parte:
Signor Benigni,
qualche giorno fa ho chiesto a Pippi Calzelunghe di pubblicare una mia lettera aperta alla signora Luciana Littizzetto, e ora chiedo sempre a Pippi (che conosco perchè amica di mia figlia) di pubblicare questa mia lettera che spero le arrivi.
Sa, Pippi mi aveva detto di non guardare il suo programma, ma lei mi piace e quindi ho fatto di testa mia e ho guardato RAI uno! In fondo, pur aveno 81 anni, pur vivendo con una pensione di 478,00 euro al mese ( pensione che mi sono sudata lavorando come contadina un fazzoletto di terra che è meno di un ettaro), devo pagare il canone RAI che è superiore ai cento euro. In pensione ci sono andata a 60 anni, dopo aver versato tutti i contributi che lo Stato mi chiedeva.
Dovendo analizzare la lettera del 2012, tralasciando le critiche condivisibili o meno da tutti sui compensi e il modo di operare della Littizzetto, troviamo alcuni elementi utili a spiegare il perché si tratta di una bufala.
A scrivere la lettera sarebbe una presunta anonima contadina di 81 anni, e già questo potrebbe insospettire. Facciamo finta che sia veramente una contadina capace di scrivere una lettera del genere o che questa sia scritta da qualcun altro in nome dell’anziana signora, il contenuto tuttavia riporta dei dati molto dubbiosi. L’anziana:
- sostiene di aver lavorato dall’età di 10 anni nei campi;
- sostiene di aver versato tutti i contributi che lo Stato le chiedeva;
- sostiene di essere andata in pensione a 60 anni;
- sostiene di avere una pensione di 478 euro al mese grazie a Berlusconi;
- sostiene che senza Berlusconi avrebbe preso 387 euro al mese;
Se nel 2012 aveva 81 anni, la signora sarebbe andata in pensione nel 1991 (quando ne aveva 60) e avrebbe lavorato per 50 anni, ma i 478 euro al mese che sostiene di percepire non riguarderebbero affatto una normale pensione contributiva dovuta a massimo 50 anni di lavoro, con relativi anni di contributi versati, ma piuttosto la pensione minima.
Riportiamo di seguito una tabella riassuntiva riguardante la perequazione della pensione minima dal 2000 al 2013:
L’anziana signora può anche sostenere di aver lavorato 50 anni nei campi, ma citando tali cifre lei avrebbe percepito quella che risulta essere la somma dovuta dalla pensione minima, la quale prevedeva fino al 1992 di minimo 15 anni di contributi. Se ha versato 15 anni di contributi, gli altri dove sono finiti?
Resta il fatto, comunque, che si tratta di una delle tante lettere anonime strappalacrime che circolano nel web, estremamente virali.
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