BUFALA Le tre donne islamiche incatenate – bufale.net
Avrete anche voi sicuramente visto quest’immagine, spesso nei meandri di Facebook dedicati alle condivisioni di materiale orgogliosamente xenofobo e “poco verificato”, ma anche in profili privati e pagine dedicate alla condivisione compulsiva di materiale di provenienza incerta
Accompagnata da una pletora di commenti e didascalie che vi risparmiamo e che, in questi tempi di dibattito sullo ius soli, hanno avuto un netto incremento a causa di influencer della domenica che, ringalluzziti dal successo delle fake news nel manipolare l’informazione, credono così di aver trovato l’ennesima argomentazione emotiva e non razionale a favore delle loro idee.
E, naturalmente, questa immagine è una bufala, e neppure tanto recente.
Una breve ricerca su Google Immagini mostra questa immagine circolare almeno dal 2016 su siti di lingua americana, apparsa in difesa delle politiche restrittive di Donald Trump… e mostra anche un’altra cosa ancora più interessante
Questa foto, acclusa ad una storiella circolante anni fa, dove una foto d’epoca relativa alla condizione delle donne in Afganistan, che comunque non è certo rosea, veniva combinata dall’autrice ad una punchline, una battuta fulminante
“Se ora siete libere, perché continuate a camminare dietro gli uomini?”
“Per le mine. Perché ci sono le mine”, rispose una donna guardando la sua intervistatrice dritta negli occhi
Evidentemente qualcuno ha preso questa foto ed ha deciso di arricchirla con del Photoshop, neanche venuto bene dato che l’ombra della catena a tratti svanisce e gli anelli della stessa si fondono con la stoffa degli indumenti delle donne.
Il tutto, per seminare odio facile e raccogliere link con facilità.
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