BUFALA Ladri ROM si introducono in casa, sbranati dai Pitbull – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti, e gli amici di Adotta anche tu un Analfabeta Funzionale, l’ennesima bufala ad alta viralità, parte della ricca, vergognosa e tristemente in crescita famiglia della Bufala del Giustiziere, apparsa inizialmente sul portale TGcom24News (che reca contrassegni simili a quelli di TGCOM per indurre in inganno) col titolo di Ladri ZINGARI si introducono in casa, per poi essere rilanciata da Speed24News col titolo corrente
È incredibile la storia che ci arriva direttamente dalla provincia di Como. La scorsa notte 3 malviventi, tutti e tre di origine ROM, si sono introdotti nella villa dell’imprenditore lombardo E. B., poco dopo la mezzanotte, mentre il facoltoso imprenditore e sua moglie si trovavano in camera da letto al piano di sopra.
Con grande maestria i tre ladri si sono riusciti ad introdurre in casa, aggirando il sistema di sicurezza, ed aprendo la porta con un chiave bulgara. Subito hanno iniziato a frugare in casa, in cerca di preziosi, e sicuramente stavano per salire sopra a farsi dare il resto dei soldi direttamente dai proprietari, indifesi e inermi, e che quindi sarebbero stati presi alla sprovvista. È tristemente noto quanto spesso questi malviventi maltrattino i proprietari di casa, anche solo per il gusto di malmenarli. E spesso ci vanno di mezzo anche gli anziani.I ladri non avevano però fatto i conti con i cani che abitavano in casa. l’imprenditore, infatti, conoscendo bene i rischi aveva comprato questi due bellissimi pitbul, uno di 2, e uno di 4 anni, che ricompensavano l’affetto del padrone facendo la guardia alla casa.
La scena deve essere stata drammatica. I due cani infatti hanno preso alle spalle i ladri e si sono subito avventati su di loro. I ladri, presi anch’essi alla sprovvista non hanno potuto che difendersi, ma niente hanno potuto calci e pugni. Uno dei ladri è riuscito a scappare, anche se si pensa sia ferito alla gamba, viste le tracce di sangue. Gli altri due invece sono stati arrestati, anche se hanno riportato lesioni gravissime, e ferite profondissime da morso. Grazie al pronto intervento dei cani quella che poteva essere una tragedia, di è concluso con un lieto fine!
E neppure TGCom24News può fregiarsi di aver imbastito questo vergognoso, aberrante e patetico teatrino, avendolo copiato di sana pianta da un testo del 2016 pubblicato sul meno vitale Giornale Virale.
La storia segue lo stesso canovaccio della bufala del cane Grisù, affine a molte bufale di questo tipo, ovvero
In un posto sconosciuto o descritto in modo vago dei soggetti particolarmente invisi agli “indinniati” della Rete vengono descritti con accenti di crudele malvagità degna dei cattivi dei film d’azione di cui l’indinniato medio sembra nutrire il suo immaginario. Il narratore, dopo aver deciso di indulgere nella descrizione più malefica possibile per i “cattivi” e più patetica possibile per i “buoni”, introduce i cattivi intenti a compiere qualche azione nefanda. La narrazione a questo punto diventa una specie di incubo splatter in cui i buoni si producono in prestazioni degne del peggior “slasher movie” di serie B infliggendo con forte autocompiacimento e visibile godimento del narratore gravi lesioni e mutilazioni ai cattivi, descritte in ogni sordido e grafico dettaglio, destinate a culminare nella morte o menomazioni permamente, anche esse descritte con godimento che oseremmo definire quasi sessuale. A seconda dei casi, tale esito viene descritto come un auspicabile lieto fine, oppure viene introdotta una autorità pubblica fino a quel momento assente per punire “ingiustamente” i buoni, invocando il soccorso del popolo della Rete
Va da sé che, sia pur risparmiandovi i commenti sotto le notizie originali, che abbiamo letto, saremmo molto più preoccupati dalla prospettiva di poter incontrare sulla nostra strada e interagire con persone che sembrano eccitarsi come squali davanti ad un pezzo di carne sanguinolenta davanti alla prospettiva di poter mutilare, smembrare o strappare pezzi di carne ed ossa da un essere umano che non dalla possibilità di poter essere ipoteticamente derubati.
Perché il concetto di bufale (perché di bufale si tratta) del genere è sempre quello: nel momento in cui cadete nel gioco del viralizzatore, e ricondividete “per senso di giustizia” la sua narrazione di sangue, botte e violenza, vi siete venduti l’anima per i 10 centesimi di Adsense, diventando persone peggiori.
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