Ci segnalano i nostri contatti la seguente immagine, tratta dalla fanpage EDSA – Esperimenti Divertenti sugli Animali:
Il testo di accompagnamento, già leggibile nell’immagine, è il seguente. Ci limiteremo ad evidenziare alcuni punti che avrebbero già dovuto mettere in allarme il lettore più esperto di bufale:
Quando arte e scienza si uniscono in sodalizio, i risultati possono essere mirabilanti.
Il celebre artista Stah Mynkeea, in collaborazione con gli studenti dell’università Gustav Le Pen, immergendo cani vivi nel cemento a presa rapida, ha ottenuto sculture di estremo realismo ed elevata plasticità.
La sua innovativa tecnica scultorea e la feroce ed espressionista furia comunicativa, gli son valsi, lo stesso anno, il premio Nobel per l’Arte.
In primo luogo infatti non esiste alcun artista di nome Stah Mynkeea, semplice trascrizione fonetica di una imprecazione vernacolare con riferimento ai genitali maschili. Parimenti non esiste alcuna università Gustav Le Pen.
Infine, non esiste alcun premio Nobel per l’Arte (ve ne sono invece per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica, oltre un premio in memoria di Nobel per l’Economia): verosimilmente l’astuto burlone si è confuso col simile Premio Schock.
Di beffa, per quanto probabilmente crudele per chi prova forti sentimenti per gli animali di affezione, infatti si tratta. L’intera pagina è infatti un elaborato scherzo contenente foto decontestualizzate associate a falsi esperimenti volutamente presentati con un linguaggio caricaturale ed oltraggioso, attribuiti a personaggi dai nomi fantasiosi ma evocativi (Stah Mynkeea, Dita Ynkoolo, Phellazyo Aikany…) e farciti di voluti errori ed inesattezze per rendere palese la loro natura a chi si soffermi un po’ sui testi prima di ricondividere o commentare.
Lo stesso campo informazioni della pagina la descrive così:
Raccontiamo palesi fandonie ai mentecatti, che ci credono e si incazzano.
Non vi dovrebbe essere pertanto alcun dubbio sulla natura ioculare dei testi contenuti nella pagina, che ciò nonostante raccolgono commenti e ricondivisioni indignate, pervenendo nella lista dei contenuti di cui si chiede verifica di questa pagina.
Quanto alla foto? Ovviamente è un calco rilevato a Pompei, ed il watermark contenuto nella foto ci rimanda ad un sito Internet, Delcampe.net, portale di una community dedicata alla compravendita.
Per essere ancora più precisi, la foto in oggetto raffigura una cartolina commemorativa di Pompei venduta sul sito ben tre anni fa e lì rimasta a fine di cronaca ed illustrazione delle attività della community.
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