LaNozione è un sito satirico, ma tra le 12mila condivisioni del suo articolo vi è chi crede nel contenuto. L’Italia intera è stretta in una morsa di dolore e paura. Un dolore che toglie il fiato anche quando si leggono parole strazianti di una bambina rimasta orfana. Questo è quanto riporta LaNozione:
“Caro Gesù, visto che sono con te potresti salutarmi mamma e papà?” Inizia così la toccante lettera di Annalisa, una bambina di soli 7 anni, rimasta orfana nella tragedia di Amatrice, e che sfoga su un foglio i suoi pensieri da bambina, e il suo dolore per la perdita dei suoi genitori. Accudita dai volontari di Save the Children, questa bambina, seguita costantemente nel percorso di elaborazione del lutto e di cura psicologica da parte delle volontarie, ha scritto delle parole davvero toccanti, che non possono che spezzarci il cuore.
“Senza di loro mi sento molto sola. Qui le mie nuove maestre mi hanno detto che ora i miei genitori sono con te. Per favore trattali bene, e dai un abbraccio da parte mia alla mamma, e dille che non vedo l’ora di rivederla presto. Qui tutto è crollato, anche la mia stanza con i giochi, dove c’era la fortezza che papà aveva costruito, anche se aveva detto che era indistruttibile. Per favore Gesù, se puoi, potresti ricostruire la nostra casa così possiamo tornare come eravamo prima? E per favore digli a mamma e papà che li aspetto, che sono stanca di stare con le maestre, anche se mi trattano bene e mi vogliono bene.”
Una lettera davvero toccante, che ci fa capire la grandezza del dramma che stiamo vivendo, e che non risparmia davvero nessuno! Molte bambine, come Annalisa, vivono un dramma senza tempo.
È verissimo, stiamo vivendo un dramma, ma in questo modo gettiamo benzina al fuoco. Non c’è bisogno di inventare nuovo dolore, è sufficiente quello reale. Questa notizia, infatti, è una bufala. La bambina ritratta non si chiama Annalisa ma Sofia, rimasta per un certo periodo al centro dell’attenzione per una lettera inviata al Presidente degli Stati Uniti Obama.
In un articolo di Time, settimanale statunitense, ci viene raccontata tutta la vicenda. Sofia nel 2014 aveva 9 anni e frequentava la terza elementare, nel Massachusetts. Durante una lezione si imbattè nel personaggio di Anne Hutchinson, che tra il ‘500 e il ‘600 si era battuta per i diritti delle donne. Una volta tornata a casa, Sofia scrisse una lettera al Presidente nella quale chiedeva il motivo per cui non vi fossero volti di donne nelle monete e nelle banconote statunitensi.
Obama si dimostrò d’accordo e le inviò una lettera di risposta.
Questo è quanto. Una bufala, niente di più. Resta solo tanto dolore, per tutto, per questa competizione dell’acchiappaclick.
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