A Natale siamo tutti più buoni: tranne i viralizzatori, che sempre più avidi di click e condivisioni invece diventano peggiori. Stupidi, svogliati, pronti a rifriggere la stessa roba che gli aveva garantito bei soldini l’anno passato alzando la posta della Fake News senza alcun rispetto per le persone da loro coinvolte
Linkdaybyday neppure sottilmente cavalca l’onda della Pubblica Indinniazione ordinando di “Condividere se sei inca**ato”, capitalizzando sugli Indinniati speciali, bulli da tastiera che si fomentano con molto poco, cagnacci rabbiosi che nella loro bulimia di condivisione ingoiano polpette avvelenate come se fossero caramelline gommose
Cecile Kyenge suscita indignazioni con le sue recenti dichiarazioni: “i mercatini di Natale andrebbero vietati”!
La ragione? “Sono offensivi nei confronti delle altre religioni“.
Così commenta i mercatini d’Europa l’ex ministro dell’integrazione, piombando al centro delle polemiche.*
Secondo l’esponente del PD sono offensivi per quei credenti le cui religioni non prevedono i festeggiamenti natalizi.
Continua incalzando la dose: “noi siamo ottusi e ragioniamo solamente guardando a un metro di distanza da noi, dobbiamo aprire gli occhi e guardare più avanti il nostro naso, i mercatini di Natale non rendono felici tutti i cittadini, andrebbero vietati”.
Parole che indignano il popolo italiano che ogni giorno deve combattere contro i soprusi alla propria cultura e alla propria tradizione da parte di chi ci ritiene “infedeli”.Eppure saremmo chiamati ad essere “culturalmente aperti” ed annullare ogni nostra credenza in rispetto di chi è diverso.
Quanto detto dall’ex ministro fa rabbrividire ancor di più in vista dell’accaduto di ieri.
Proprio in prossimità dei Mercatini è stato compiuto, infatti, il vile attentato che ha causato diverse vittime, facendo piombare la Germania nel terrore.
Non abbiamo bisogno di guardare al di là del nostro naso, non vorremmo piuttosto, doverci guardare le spalle nelle strade della nostra città.
Questa Fake News gira infatti ininterrottamente da un anno, arricchita a tratti da fotomontaggi xenofobi in cui la Kyenge viene mostrata con le sembianze di una scimmia, a volte da riferimenti all’attentato di Berlino del 19 Dicembre 2016, che nella mente malata dei viralizzatori si connette alle presunte dichiarazioni della Kyenge e continua a ripetersi incessantemente in un loop temporale che dura ormai da mesi.
Il viralizzatore infatti questa volta almeno si è ricordato che la Kyenge non è più ministro, ma nella foga di acchiappare link con una chiamata alle armi decisamente xenofoba che invita gli indinniati speciali alla rabbia e suscita timori infondati (confinanti col Procurato Allarme) allo scopo di mungere le vacche grasse dei likes si è dimenticato che il 19 Dicembre del 2016 non è più “ieri” da un bel pezzo.
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