Categorie: Bufala

BUFALA John Hagee, pastore americano: “Le donne che nominano Dio durante il sesso andrebbero arrestate: uno dei peccati più osceni” – bufale.net

Vi abbiamo più volte parlato del concetto di meme asceso: una beffa così riuscita da diventare prima virale, e poi una  bufala virale.

E se un meme asceso per pura avventura o distrazione ha del tempo per sedimentare, restando nella Rete senza alcuna correzione per un tasso di tempo idoneo a diventare autoreferenziale?

Tale sorte, come segnalatoci debitamente da un nostro contatto che,  verificando autonomamente la notizia, ci ha reso edotti del percorso che ora riportiamo, è toccata ad una notizia del  2015 diffusa in Italia mediante Huffington Post:

Le donne che invocano il nome di Dio durante il sesso dovrebbero andare in galera. A sostenere questa strana tesi è il dottor John Hagee, fondatore e pastore della chiesa di Cornerstone a San Antonio, in Texas. “Non c’è peccato più grande da parte delle donne di nominare invano il nome di Dio durante il sesso” ha dichiarato nel corso di un’intervista al quotidiano Newslo. Secondo il pastore, infatti, è “uno degli usi più osceni e sprezzanti del nome di Dio” e rivela che se dipendesse da lui arresterebbe le donne che lo fanno. A sostegno della sua posizione Hagee cita diversi passi della Bibbia in cui si condanna l’uso improprio del nome di Dio.

Nei dieci comandamenti, ha ricordato il pastore, c’è infatti il divieto di nominare il nome di Dio invano. E “invano”, ha spiegato a Newslo, significa “per nessuna ragione” e “inutilmente”. E a chi afferma che si tratta di un problema insignificante rispetto ad altre questioni, Hagee ribatte che “è proprio questo il problema”.

“In un mondo in cui siamo circondati da crimini e morti, non si presta attenzione a un semplice atto di blasfemia”, ha spiegato al Newslo sottolineando che oggi “la gente commette peccati continuamente”. Sul piano pratico il pastore non ha tuttavia spiegato come dovrebbero essere perseguite le donne colte nell’atto di nominare invano il Dio durante il sesso, né perché gli uomini non dovrebbero essere arrestati per lo stesso crimine.

Il problema fondamentale di questa notizia, diventata nell’ultimo anno e mezzo abbastanza  autoreferenziale dall’essere citata e periodicamente rimessa in circolo come vera, è che è solo una citazione secondaria di un testo inglese di Newslo: l’equivalente americano di siti come IgnorANSA.

Il format di Newslo è infatti alquanto particolare: come in questo caso  viene introdotta una notizia parzialmente vera con l’aggiunta di un elemento falso. La parte verosimile viene evidenziata premendo il tasto Show Facts in calce al titolo, disvelando la burla al lettore.

Come ci conferma il sito antibufala statunitense Snopes.com, sostanzialmente l’articolo in Italiano è basato su  tutte le parti escluse dalla sottolineatura fatto vero.

Il pulsante di Newslo precisa come l’unica parte vera della notizia originale sia la presenza tra i Dieci Comandamenti del divieto di nominare il nome di Dio invano e la presenza di un pastore protestante di nome John Hagee.

Il resto  nasce come una beffa sin troppo riuscita.

Ed è lo stesso Newslo a raccontare la sua Mission, tra una notizia beffa e l’altra:

JUST ENOUGH NEWS… Newslo is the first hybrid News/Satire platform on the web. Readers come to us for a unique brand of entertainment and information that is enhanced by features like our fact-button, which allows readers to find what is fact and what is satire.

SOLO ABBASTANZA NOTIZIE… Newslo è il primo portale ibrido Notizia/Satira sul web. I lettori vengono attirati da un unico sistema di intrattenimento ed informazione perfezionato da funzionalità come il nostro bottone-fatto, che consente ai nostri lettori di svelare cosa è vero e cosa è satira.

Newslo’s “No Need to Satirize” brings you completely factual stories that are so ridiculous, they don’t need our trademark touch. Whenever you see #NNTS, you’re reading COMPLETELY real news that only seems too absurd to be true.

La rubrica “Non c’è bisogno di satira” invece ci porta storie reali così ridicole che non c’è bisogno della nostra azione. Quando vedete questa rubrica, sapete di star leggendo notizie del tutto reali che sembrano troppo assurde per essere vere.

Sostanzialmente, la notizia di cui stiamo parlando  è una beffa, pubblicata da un sito sulla falsariga di Lercio ed IgnorANSA che comprende al suo interno una rubrica sulla falsariga del portale Ah, ma non è Lercio, ma che di solito segnala quella rubrica. Cosa non accaduta in questo caso.

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