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BUFALA Immigrato violenta bambina di 7 anni. Il padre gli taglia le palle e gliele fa ingoiare – Bufale.net


Il 13 luglio 2015 il sito Senzacensura pubblica un articolo dal titolo “Immigrato violenta bambina di 7 anni | Il padre gli taglia le palle e gliele fa ingoiare“, superando le 40 mila condivisioni in meno di 24 ore. Attualmente non risulta raggiungibile, viste le numerose visite al sito che hanno creato un disservizio:

Al momento è disponibile solamente la copia di cache di Google. Riportiamo di seguito l’articolo di Senzacensura:

Catania: Un immigrato marocchino violenta una bambina di 7 anni,il padre gli taglia le palle e gliele fa ingoiare.
Succede a Catania,un fatto che lascia nello sgomento più totale dove una povera bambina di 7 anni di nome Chiara viene violentata e abusata sessualmente da un giovane immigrato marocchino di 32 anni,l’episodio viene visto dagli occhi increduli del fratellino,Matteo di 12 anni,che impaurito corre a chiamare il padre.
Il padre dopo essere stato allarmato dal figlio corre e insegue il marocchino fino a prenderlo e a riempirlo di pugni e calci.
Il marocchino ormai distrutto e sfinito dalla furia del padre sviene e al suo risveglio trova i suoi testicoli tra le mani e,costretto dal padre della bambina abusata,le ingoia.
L’ambulanza arrivata in ritardo tenta di soccorrere l’immigrato ma dopo diverse ore di agonia muore per dissanguamento.
I carabinieri arrivati sul posto,arrestano il padre per omicidio colposo.
La bambina è rimasta sotto shock e non riesce più a parlare.
Questa è una delle tante notizie che ci affliggono giorno dopo giorno,ma io mi chiedo,se a quest’ora questo immigrato marocchino non avrebbe stuprato la ragazzina o ancora meglio se gli Italiani non accogliessero questa gente,lui non sarebbe ancora vivo?
A voi i commenti gente e meditiamo,meditiamo veramente tanto…

Non si hanno riscontri in merito a questa storia dagli organi di stampa (argomento “ghiotto” per molti altri siti e persone).
Analizzando il sito in questione, utilizzando la cache di Google, questo si rifà di alcuni titoli di articoli pubblicati altrove, e largamente condivisi, al fine di generare traffico ricamandoci sopra storie inventate ed estremamente sensazionali al fine di ottenere visite e condivisioni.
Ecco il caso riguardante l’articolo segnalato:

Nel sito di Senzacensura troviamo anche altri articoli, tra cui quello intitolato “Napoli,ospitano un Pakistano a cena: stupra la figlia e viene picchiato dal padre” (cache di Google) e pubblicato l’8 luglio 2015. Ecco la storia raccontata da Senzacensura:

Napoli – Una famiglia napoletana mentre passeggia per il centro di Napoli viene fermata da un Pakistano dove gli chiede l’elemosina,la famiglia presa dalla compassione di quest’uomo decide di invitarlo a cena.
Durante la sera,dopo aver concluso il pasto,la famiglia si appresta ad andare a letto.
Il pakistano entra nella stanza della ragazza e incomincia ad abusarne,il padre sentendo le urla della figlia si affretta ad andare nella stanza della ragazza e,rimanendo sconcertato dall’episodio posto davanti incomincia a picchiarlo fino a farlo svenire.
Il pakistano viene rilasciato dopo 3 giorni mentre il padre sconta ancora la pena per tentato omicidio.
Vogliamo veramente questa gente in Italia o dobbiamo incominciare a riscaldare le punte delle scarpe per poi prenderli a calci in culo?
A voi i commenti gente…

Viene pubblicato, insieme all’articolo, anche una foto segnaletica della Polizia di Stato.

Foto pubblicata dal sito Senzacensura.eu


Peccato che quella foto riguardi il pachistano arrestato a Fiumicino a giugno 2015. Oltre a raccontare una storia fasulla, sfruttando il protagonista di un altro fatto, bisogna citare senz’altro il nome del file della fotografia: “Arrestato-terrorista-a-Fiumicino.jpg”, lo stesso nome del file pubblicato dal sito Milanopost.info.


Anche in questo caso, nessun riscontro. Siamo di fronte all’ennesimo sito che sfrutta i temi riguardanti immigrazione e violenza sessuale su minori per ottenere visite e condivisioni.

AGGIORNAMENTO ore 9:30

Il sito in questione è tornato online (e segnalato su webarchive). Riportiamo gli screen dei due articoli citati.

Al sito è associata alla pagina Facebook “Cresciuti per le strade” (con pagina parallela “Uomo d’onore“), mentre i link social riportati in alto a destra del sito rimandano ai profili di colui che potrebbe essere il proprietario del sito, Gianluca (Gyzz) Lipani. Di seguito lo screen del suo profilo Google+ con la foto utilizzata anche per l’autore degli articoli:

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