Infatti non tutte le bufale nascono tali. A volte, sono semplicemente notizie vecchie e superate che i viralizzatori di turno hanno rimesso in circolo senza verificare i mutamenti occorsi nel tempo.
Si premette infatti che le verità di ieri possono diventare le bufale di oggi. Possono intervenire mutamenti nel campo legislativo, o nel mero campo fattuale, come la bufala dei cuccioli in cerca di famiglia… che circola ormai da oltre quindici anni, rendendo impossibile postulare che quei cani siano ancora cuccioli.
In questo caso il portale Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com mise in circolo nell’ormai lontano 2014 un depliant che, tutt’ora e senza interruzione alcuna da due anni, sta facendo il giro della rete
Avviso a tutti i cittadini
Chi non vuole più in animale è pregato di contattare il numero sotto riportato, non saranno fatte doande, saranno solo presi accordi per ritirare l’animale, adulto o cucciolo che sia. Si può fare tutto in anomanto, lasciando l’animale in un posto prestabilito senza che siate visti. Non abbandonateli!! Per cortesia, non buttiamo più animali nei cassonetti!!! Le associazioni animaliste se ne prenderanno cura e troveranno una famiglia per loro.
Appello lodevole, per carità… ma avrete sicuramente notato il primo commento screenato di luglio 2015, che conduce al link degli estensori del volantino. Quelli originari
Link che che riporta questo messaggio:
Avvisiamo tutti coloro che ci leggono che il volantino in oggetto si riferisce ad una situazione specifica vissuta nella città di Pisa nell’estate 2012.
Essendosi trovati di continuo di fronte a cuccioli buttati nei cassonetti, nella disperazione, per tutelare gli animali i volontari dell’allora Sezione LNDC di Pisa hanno diramato questo volantino. Il numero era dedicato specificamente a tale situazione.
La Sezione di Pisa di Lega del Cane è, fra le altre cose, attualmente chiusa.Lega Nazionale per la Difesa del Cane ricorda che l’abbandono è un reato che, con l’approvazione della legge 189/2004 che ha innovato l’articolo 727 c.p., è punibile con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda fino a 10.000 euro.
Sostanzialmente una notizia vera nel 2012 è stata ricondivisa nel 2014 ed è sopravvissuta alla fine del servizio di cui parlava, arrivando ai giorni nostri.
#ioverifico significa anche controllare le date.
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