BUFALA Il Presidente della Croazia che rinuncia a tutto: 6 bugie su Kolinda in foto
Fino a qualche giorno fa conoscevamo il Presidente della Croazia soprattutto per le foto in bikini, considerando le forme esplosive di Kolinda Grabar-Kitarovic, ma dopo la finale dei Mondiali di calcio tra la Francia e la stessa Croazia occorre affrontare una vera e propria bufala riguardante questo personaggio politico. Su Facebook, infatti, sta spopolando senza freni un meme che ci riporta il suo volto ed un testo in cui vengono elencati diversi provvedimenti che a primo impatto ci fanno apprezzare moltissimo il suo operato. Si tratta di una bufala? Pare proprio di sì.
I colleghi di Butac hanno fatto un’analisi molto completa su questa fake news di cui riportiamo i punti:
La dicitura “Presidente della Croazia”, le auto e l’aereo presidenziale
In primo luogo parlare di Presidente della Croazia non è opportuno, trattandosi di Repubblica presidenziale e non parlamentare. Premesso questo, dalla foto riportata in seguito emerge subito la prima bugia. Il Presidente della Croazia non può aver venduto un aereo presidenziale, in quanto questo Paese prevede solo voli di Stato che coinvolgono anche i Ministri. Il terzo punto riguarda la vendita delle auto blu, ma ad oggi non risulta la rinuncia alle auto di stato.
Dai tagli degli stipendi al bonus bebè
Attenzione poi alla voce in cui si parla del taglio dello stipendio per il Presidente della Croazia. Nulla di più falso, considerando che circa un anno fa pare ci sia stato addirittura un aumento. Ancora, si parla di bonus bebè per tutti i giovani che hanno creato una famiglia “tradizionale”, anche se la sua erogazione è molto più complicata di quanto emerga dalla foto qui di seguito. Infine, nessun taglio agli stipendi dei senatori. Il motivo? In Croazia i senatori nemmeno esistono.
A dirla tutta, quella riguardante il Presidente della Croazia non è la prima bufala che sulle nostre abbiamo trattato a proposito di questo Paese. Basti pensare alla questione relativa alla cancellazione del debito dei cittadini poveri, che a suo tempo ci costrinse a pubblicare alcune precisazioni affinché potesse emergere la verità.
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