“ALLUCINANTE: I PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE PER CONTROLLARE I NOSTRI PROFILI”
“La notizia ovviamente è passata coperta dall’assoluto silenzio delle TV ma è stata divulgata dall’Espresso: LEGGETE E DIFFONDETE AL MASSIMO!!!
L’articolo, che in questi giorni è rilanciato da altre testate, dice anche
E’ grottesco che mentre la maggioranza di governo si impegna da mesi per rendere più difficili le intercettazioni telefoniche richieste da magistrati, il ministero degli Interni si arroghi il diritto di intercettare i nostri dialoghi via Facebook senza alcun mandato della magistratura”
Il patto tra Facebook e il Viminale è un attentato ai diritti dei cittadini digitali. E la prova che gli utenti non possono essere spettatori passivi in un rapporto diretto tra le corporation di Internet e i governi locali
A quale notizia dell’Espresso quindi si fa riferimento? Ebbene, mentre nella prima parte dell’articolo di italianosveglia.com si parla dell’attuale maggioranza di governo, che “da mesi si impegna a rendere difficili le intercettazioni telefoniche” e su un sedicente “patto tra il Viminale e Facebook”, nella seconda parte, si cita un famoso articolo denuncia dell’Espresso di Giorgio Florian.
L’articolo è però del 28.10.2010, ovvero di 6 anni fa; il sito in questione (come anche altri) lo richiamano e ne fanno cenno ma senza riportarlo integralmente, per evitare ulteriori approfondimenti del lettore. Nell’articolo originale non si fa alcun riferimento ad una “approvazione parlamentare passata sotto silenzio”.
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2010/10/28/news/div-la-polizia-ci-spia-su-facebook-div-1.25340
In seguito a questo articolo di denuncia intitolato “La polizia ci spia su facebook” di Giorgio Florian sull’Espresso dell’ottobre del 2010, fece subito eco la smentita del direttore centrale della Polizia Postale Antonio Apruzzese che, ovviamente, il sito italianosveglia.com e suoi simili non pubblicano.
Il giorno successivo l’uscita dell’articolo, l’Espresso pubblica la smentita di Antonio Apruzzese e la replica dello stesso giornale:
L’articolo dell’Espresso chiarisce subito attraverso le parole del direttore della polizia postale e delle telecomunicazioni, quanto segue:
“La polizia non può accedere ai profili degli utenti di Facebook, se non dopo un’autorizzazione del magistrato e con l’utilizzo di una rogatoria internazionale”
Noi – prosegue il direttore della polizia Postale – svolgiamo quotidianamente un’attività di monitoraggio della rete, che è la stessa che fanno i colleghi in strada con le volanti. Non abbiamo la possibilità di entrare nei domicili informatici né nelle caselle postali degli utenti internet, senza autorizzazione della magistratura
Il tutto chiaramente non è stato citato, nè pubblicato, dal roboante italianosveglia.com. Siti come questo non hanno un reale interesse all’informazione in sè e lo si può capire dal fatto che riprendano un notizia di quasi 7 anni fa che poneva degli interrogativi, ai quali la Polizia aveva risposto. Purtroppo, vi è una certa deriva al sensazionalismo e al clickbaiting ultimamente, anche tra le testate considerate “prestigiose”, soprattutto nella loro versione online e ciò, forse, è dovuto alla crisi dell’editoria. L’unico interesse per alcuni siti di pseudo- informazione sensazionalistica, è quello di lucrare, o quello di fare propaganda ideologico-politica.
Denigrare, o fare pseudo-informazione sulle forze dell’ordine, non serve a nulla, soprattutto se a farlo sono i finti rivoluzionari da tastiera, gli indignati in servizio permanente sul divano di casa, i falsi emarginati con l’ultimo modello di I-phone, che condiscono queste “notizie” con commenti inneggianti a rivoluzioni che presto avranno luogo, o peggio ancora, inneggianti all’ISIS considerato “il male minore”.
Avete commesso reati? Siete dei foreignfighters o altro? No? Ok tranquilli. Non avete nulla da temere.
http://www.italianosveglia.com/allucinante__il_parlamento_approva_la_legge_per_controllare_i_nostri_profili_facebook_-b-92972.html
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