BUFALA Il maialino rimosso perché offendeva i musulmani – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Ebbene si, il famoso giocattolo a forma di maialino di Rovereto, “rinchiuso” da due panchine per “nasconderlo” alla vista delle famiglie musulmane, non verrà rimosso.
Ecco cosa riportava Il Messaggero il 4 ottobre 2015:

Un dondolo a forma di maialino è stato rimosso dal cortile di una scuola di Rovereto, in provincia di Trento. Il giocattolo di plastica rosa irritava la sensibilità islamica di diversi genitori musulmani che si sarebbero lamentati e avrebbero chiesto esplicitamente la rimozione del gioco che rappresentarebbe un’offesa culturale.
Un episodio di subalternità culturale per il movimento 5 stelle e un segnale di pericoloso oscurantismo anche per la Lega Nord. «A destare preoccupazione – spiega Filippo Degasperi dei 5 stelle – è il fatto che, in seguito alle lamentele di queste famiglie, il gioco per i bambini trentini (pagato dai contribuenti trentini) sia stato già oscurato con delle panchine (anch’esse ovviamente pagate di tasca nostra) deturpate oltre che private della loro funzione. Se questo episodio non fosse adeguatamente stigmatizzato dagli organi preposti – continua – si costituirebbe un precedente molto pericoloso, perché darebbe legittimazione sostanziale agli episodi di integralismo religioso che purtroppo sono sempre più frequenti».
«E’ inaccettabile che invece di insegnare ai bambini stranieri il rispetto della nostra storia, cultura e religione si accetti di farsi sottomettere alle imposizioni religiose di una minoranza che è, e rimane, ospite nel nostro Paese», ha detto invece segretario della Lega Nord del Trentino, Maurizio Fugatti.

Al contrario di quanto affermava Il Messaggero, non era nemmeno stato “nascosto” dalle panchine, la motivazione non riguardava affatto la religione islamica.
Oltre ai noti siti che si definiscono di “informazione”, i quali si lanciano sulla notizia pur di parlarne e diffondere indignazione e odio religioso tirando acqua al proprio mulino, Matteo Salvini si era scatenato su Twitter contestando la presunta rimozione:


A smentire il tutto è stato il Comune di Rovereto, il quale aveva rilasciato un comunicato stampa il 5 ottobre 2015:

A proposito delle polemiche per la presunta rimozione del gioco a forma di maialino, l’Amministrazione Comunale precisa che mercoledì 30 settembre scorso gli operai comunali avevano installato presso la scuola dell’infanzia Rione nord di Via Saibanti un gioco a molla rappresentante un maialino stilizzato facente parte di un lotto di giochi da giardino fornito nei mesi scorsi gratuitamente al Comune dalla Provincia (Servizio conservazione della natura) e da destinarsi ai nidi e alle scuole dell’infanzia cittadine.
Tali giochi sono stati quasi tutti collocati in alcuni nidi e scuole dell’infanzia di Rovereto.
Uno di questi veniva collocato anche presso il nido Coccinella da cui sono pervenute segnalazioni dalle insegnanti circa il fatto che il gioco in questione fosse troppo voluminoso per l’età dei bambini.
Gli uffici avevano disposto di collocarne uno analogo presso la scuola dell’infanzia Rione nord.
L’installazione è stata eseguita collocando un plinto cementato nel terreno; pertanto le insegnanti hanno protetto l’area con panchine in attesa della stabilizzazione del terreno attorno al gioco.
Contemporaneamente, viste le dimensioni e l’altezza del gioco, decidevano di comunicare agli uffici le loro perplessità in ordine alla sicurezza per i bambini, soprattutto per i più piccoli, cosa avvenuta telefonicamente venerdì alle 11.30.
Ricevuta la comunicazione gli uffici comunali competenti hanno risposto che si sarebbero attivati la settimana successiva per fare le dovute verifiche in merito al da farsi. Infatti nella giornata odierna si è verificato che il gioco in questione è munito delle certificazioni previste dalla legge e che, nonostante le dimensioni effettivamente diverse da quelle degli altri giochi collocati presso i giardini delle scuole, è compatibile con la fascia di età 2-6 anni, in quanto facilmente accessibile e provvisto di seduta avvolgente. “Per quanto riguarda le polemiche scaturite dai recenti articoli di giornale, si fa presente che la scuola dell’infanzia in questione non ha subito nessun tipo di pressione da parte di famiglie di alunni stranieri e che anzi il rapporto con le stesse è sempre stato caratterizzato da dialogo e rispetto reciproco” spiega l’assessore competente Cristina Azzolini. “Le maestre ci tengono inoltre a far sapere di non avere mai rinunciato a festeggiare il Natale come purtroppo ipotizzato da chi ha sollevato la polemica. Spiace che una realtà educativa che da sempre svolge un importante lavoro di integrazione sia oggetto di speculazioni politiche” aggiunge.
Il Comune di Rovereto ribadisce quindi che non c’è stata nessuna intenzione di rimuovere il gioco su pressione di chicchessia. “Come di dovere, si ascoltano le insegnanti qualora le stesse rilevino elementi di poca idoneità rispetto alla sicurezza. Fatte le valutazioni del caso, sembra che tutto sia in regola e pertanto non si provvederà a nessuna rimozione perlomeno fino a che, dopo un periodo di sperimentazione, non si valuti diversamente. Infatti, al di là delle certificazioni, ci possono essere anche valutazioni di poca idoneità che provengono dall’esperienza diretta dell’utilizzo del gioco da parte dei bambini, in particolare dei più piccoli”, conclude Azzolini.

Di seguito la dichiarazione di conformità del gioco: formato PDF.
Successivamente, il sito Pagellapolitica.it conferma quanto detto dal Comune di Rovereto, pubblicando una foto scattata oggi, 7 ottobre 2011, alle 11:39.
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AGGIORNAMENTO ore 23:26

Un utente ci segnala questa immagine:
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Secondo l’immagine, il giornalista de La Stampa avrebbe denunciato una “presunta” bufala. La prova? L’articolo del Trentino del 6 ottobre 2015 intitolato “Asilo di via Saibanti, salvato il maialino“, il quale parla di un “dietrofront” del Comune. Riportiamo di seguito l’articolo:

Dietrofront del Comune: «Il gioco è in regola e resta al suo posto. Per motivi religiosi non lo avremmo mai rimosso»
ROVERETO. Partiamo dalla conclusione: il maialino a molla nel giardino della scuola materna di via Saibanti 4 è salvo e non verrà assolutamente rimosso. Non si tocca nonostante venerdì dagli uffici tecnici del Comune sia partito l’ordine alla ditta incaricata di sostituire il maialino incriminato (l’intervento era previsto per oggi) con un asinello, un analogo gioco a molla già presente (come il maialino) in altri giardini delle scuole d’infanzia della città. Una disposizione, si affretta a precisare la vicesindaco e assessore all’istruzione Cristina Azzolini, dettata «solamente da motivi di sicurezza dato che le maestre della scuola avevano sollevato perplessità in tal senso soprattutto per i più piccoli». Quindi per il timore che potenzialmente il gioco fosse pericoloso o inadatto per i bambini più piccoli dell’asilo sarebbe stata necessaria una verifica. E di una «verifica della compatibilità con la fascia d’età cui è destinato il gioco e della possibilità di installare un gioco più funzionale» parla anche Paola Barberi, coordinatrice pedagogica del circolo cui appartiene la scuola d’infanzia provinciale sottolineando che «non c’era alcuni significato recondito» sulla rappresentazione del maiale quale gioco per bambini in una scuola frequentata in maggioranza da bambini di genitori stranieri. E qui entra in ballo l’altro aspetto, quello legato alla cultura musulmana che ha scatenato proteste con la manifestazione di sabato della Lega.
Ci sono state pressioni per sostituire il gioco? «Lo escludo nella maniera più categorica – dice l’assessore Azzolini – Se fosse stata questa la motivazione il Comune non avrebbe rimosso il giocattolo che tra l’altro è brutto e io non lo avrei mai comprato, ma questa è un’altra questione». Eppure, come lei ha affermato, nella telefonata partita dall’asilo agli uffici tecnici una maestra avrebbe ricordato che “ci sono bambini musulmani”? «Io non ho mai parlato di musulmani, ma di stranieri. Questo è vero – replica la vicesindaco – ha detto la maestra, ma con ciò non intendeva fare assolutamente pressioni accampando motivazioni etiche o religiose». Una maestra più realista del re? No, magari una maestra, come afferma Barberi, «che ha sensibilità diverse considerata l’utenza cosmopolita dell’asilo». Insomma sia l’assessore che la coordinatrice delle scuole d’infanzia non hanno dubbi: nessuna altra motivazione per la rimozione del gioco se non la sicurezza per bambini.
Sicurezza che la Provincia non ha mai messo in dubbio visto che i giochi sono stati regalati da Trento, che hanno tutte le certificazioni per essere utilizzati dai bambini dai 2 ai 6 anni, che sono già installati in giardini e cortili di altre scuole materne (una su tutte quella alla Fucine). E il tecnico del Comune al quale la maestra si è rivolto lo poteva già sapere. Ma palazzo Pretorio in una nota scrive che «gli uffici comunali competenti si sarebbero attivati la settimana successiva per fare le dovute verifiche in merito al da farsi». Qualcosa non torna: perché dagli uffici tecnici è stato dato l’ordine di sostituire al più presto (lunedì o martedì) il maialino con l’asino? In ogni caso ieri la verifica è stata fatta ed è stato deciso di lasciare di non rimuovere il maialino.
«Quello che dispiace a me e alle maestre – conclude l’assessore Azzolini – è la strumentalizzazione della vicenda: il dialogo e il confronto con le diverse realtà all’interno dell’asilo c’è sempre stato. Così come si è sempre festeggiato, e si continuerà a fare, il Natale con la nascita di Gesù Bambino».

Dietrofront, ma la motivazione non riguarda presunte pressioni da parte delle famiglie musulmane, bensì da un problema di sicurezza del gioco nei confronti della fascia di età dei bambini. Tutto questo era ben presente e spiegato nel comunicato del 5 ottobre 2015, il giorno prima dell’articolo del Trentino:

Contemporaneamente, viste le dimensioni e l’altezza del gioco, decidevano di comunicare agli uffici le loro perplessità in ordine alla sicurezza per i bambini, soprattutto per i più piccoli, cosa avvenuta telefonicamente venerdì alle 11.30.

Matteo Salvini, nel suo tweet, afferma chiaramente:

#Salvini: Questa settimana: scuola materna di ROVERETO, hanno tolto una giostrina-maialino perché gli islamici si offendevano. #PortaaPorta

A smentire Salvini è lo stesso articolo del Trentino, il quale afferma che non è stato tolto. Per Salvini, invece, si.
Gli articoli vanno letti per intero e non bisogna soffermarsi al solo “dietrofront del Comune” per fare delle supposizioni.

AGGIORNAMENTO 8 ottobre 2015 ore 9:20

In un altro commento all’articolo, che riportiamo di seguito, si insinua che abbiamo opportunamente censurato parte della foto del maialino nell’immagine dell’articolo:

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La foto del maialino come qui riportata in testa all’articolo, è stata opportunamente coperta con la banda rossa riportante la dicitura bufala, non prima di essere ritoccata via software generando un’immagine speculare a destra e poi zoommata per far scomparire dalla scena la base dove poggiano le panchine e il maialino stesso.
Nella foto integrale sotto non taroccata, si intuisce chiaramente dalle foglie disseminate tutt’attorno che il maialino era fissato da tempo alla sua base di cemento, foglie che se si fosse trattato di cemento fresco, non avrebbero dovuto esserci, come pure le panchine posizionate sopra.
Poi visto lo scandalo generato e la querelle che circola da giorni sui giornali locali, hanno ripulito opportunamente il plinto ed allontanato le panchine della vergogna, come si nota bene che tutta la zona è stata ripulita nell’ultima foto dell’articolo scattata dal fotografo amico, .

Riportiamo la foto pubblicata dall’utente, la stessa pubblicata dal Trentino il 3 ottobre 2015, così come da Lavocedentrentino.it:
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La foto è stata “opportunamente coperta con la banda rossa riportante la dicitura bufala”? Cosa avremmo dovuto nascondere oppure oscurare ai lettori?
Le foglie? Siamo in autunno, le foglie cadono anche se c’è il cemento fresco o meno.
L’immagine riportante la foto del maialino è stata utilizzata per riportarne il titolo dell’articolo del Messaggero che citiamo nel nostro, di cui riportiamo lo screenshot:
messaggero-foto-maialino
Com’era facilmente verificabile, cliccando sul link del Messaggero nel nostro articolo, la foto presente nella nostra immagine era già stata tagliata e probabilmente riflessa dal quotidiano online.
Il gioco è stato installato il 30 settembre 2015, la foto con le panchine è stata pubblicata dal Trentino e altri siti dal 3 ottobre e potrebbe essere stata scattata nei giorni tra la sua installazione e la seguente pubblicazione. C’è da ricordare, inoltre, il fatto della presunta pericolosità del gioco nei confronti dei piccoli utilizzatori e il conseguente controllo da parte delle autorità per la certificazione di idoneità.
Sta di fatto che il maialino non è stato affatto rimosso, come invece hanno affermato il Messaggero e Matteo Salvini.
Ricordiamo ai lettori che l’Islam proibisce il consumo della carne di maiale, ma ciò non significa che sia un animale maledetto (stesso discorso per i cani).
 

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