Sta girando in questi giorni sulla rete e su Facebook la foto di un gatto con un piercing al naso. Un utente afferma, con una discutibile padronanza della grammatica italiana, di essere riuscito con difficoltà, dato che guarda caso il felino non era così disponibile, a posizionare un anello al naso del proprio gatto e si offre, a prezzi modici, di eseguire lo stesso servizio ad altri gatti.
La particolare foto è stata segnalata da una utente nel gruppo facebook “Noi amiamo il gatto“, tale utente invitava gli altri a segnalare l’accaduto a suo parere criminoso. La realtà è che l’utente che ha postato la foto, offrendo servizi di piercing, non è affatto il padrone del gatto ed oltretutto la foto è un meme che gira da anni sulla rete.
E’ quindi probabile che chi ha postato quella foto e quel commento voleva trollare altri utenti. Quindi la notizia è una bufala, ma segnaliamo comunque la pericolosità della cosa per due motivi.
Il primo motivo è una piccola digressione ma crediamo sia utile; infatti se cercate come noi, notizie al riguardo sulla rete vi imbatterete sicuramente in un piccolo articolo da parte della AIDAA (Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente) che afferma di aver fatto una apposita denuncia alla Polizia Postale. Vi consigliamo di valutare con una certa attenzione tutte le affermazioni di questa associazione animalista e del suo presidente Lorenzo Croce. Tale signor Croce non è nuovo a proclami allarmistici e privi di fondamento sugli animali, la sua associazione infatti diffonde dati e statistiche non verificate, promette di aver segnalato numerose denunce penali per maltrattamenti sugli animali ma che però spesso non hanno trovato un riscontro sulla realtà oggettiva dei fatti.
Sono numerose le notizie fatte rimbalzare da Croce su diverse agenzie di stampa e che poi invece si sono rivelate bufale. Vi invitiamo però ad informarvi bene e cercare conferme su altri siti se trovate qualche fonte che fa riferimento a questa associazione. Rimaniamo comunque a disposizione nel caso ci vengano forniti dati o altre informazioni a prova di questa ennesima tesi.
Il secondo motivo per cui per noi è pericolosa questa bufala, è che persone poco avvedute o poco “intelligenti” per usare un eufemismo, potrebbero davvero cercare di emulare l’accaduto e cercare di porre un piercing ad un animale. Sappiate che tale pratica può essere considerata un vero e proprio maltrattamento a danno di un animale.
Con il solito invito ad informarvi e verificare qualunque notizia vi appaia dubbia, vi salutiamo e vi invitiamo a segnalarci tutte le notizie che pensate abbiano bisogno di una nostra verifica.
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