BUFALA Il CERN sta aprendo le porte dell’Inferno – bufale.net
Questa volta la sbufalata ci arriva già cotta, ed è Ticinonline a denunciare l’esistenza di una bizzarra teoria del complotto.
GINEVRA – Grosse nuvole sopra Ginevra. Fulmini rischiarano il cielo. Il forte temporale, fotografato da un “cacciatore d’uragani” dell’Alta Savoia la notte tra il 24 e il 25 giugno, ha scatenato un gruppo di complottisti americani.
La fine del mondo – In un video, riportato dal Sun e visto oltre 300mila volte su YouTube, i Freedom Fighter Times accusano il CERN «di avere aperto un portale verso altre dimensioni» e di stare per provocare «la fine del mondo».
Benvenuti all’Inferno – I complottisti sostengono che l’istituzione con sede a Ginevra stia «aprendo le porte dell’Inferno» con il suo acceleratore di particelle e il nuovo progetto denominato “Awake”. Per gli anti-CERN, «i cambiamenti climatici sarebbero il primo effetto delle attività diaboliche portate avanti nel centro».
«Nessuna porta delle tenebre» – Tuttavia, la possibilità di incontrare Lucifero nelle strade della Città di Calvino rimangono assai remote. Lo conferma, con una buona dose di sarcasmo, il responsabile della comunicazione del CERN a “Le Matin”. «Per ora non siamo a conoscenza dell’apertura di nessuna porta delle tenebre». Il progetto Awake è stato testato una settimana prima dell’uragano ripreso nella fotografia. E per quanto riguarda le nuvole, MeteoNews specifica che si tratta di un classico cumulonembo.
Ennesima teoria del complotto – Il CERN è regolarmente confrontato con teorie del complotto di ogni genere. Quando fu inaugurato c’era la preoccupazione che il centro potesse creare un buco nero che avrebbe inghiottito la Terra.
Possiamo confermare parola per parola quanto detto dal portale.
Anzi, facendo backtracing dovremmo prima spendere due parole sul Progetto AWAKE, un esprimento, cominciato il 17 di giugno, quindi, come giustamente riportato dall’articolo, ben prima della tempesta evidenziata, teso a migliorare la tecnologia degli acceleratori di particelle per mezzo del Plasma Wake Field Acceleration (PWFA), usando fasci di protoni per migliorare le tecniche sperimentali.
Un piccolo miracolo della tecnica, potremmo dire continuando questa breve spiegazione atecnica, figlio degli esperimenti che in passato hanno coinvolto il laboratorio al Gran Sasso in Italia e che ci porterà ad avere acceleratori di particelle in grado di occupare meno spazio ed avere maggiore efficienza.
Ma come ricorda il CERN stesso, le leggende metropolitane sugli esperimenti si sprecano: noi stessi abbiamo in passato rivelato come i solerti “araldi della verità” in passato siano riusciti a spacciare un racconto di fantascienza a puntate (peraltro non privo di recensioni negative che ne stroncavano la poca immaginazione…) per una storia di invasioni aliene e sataniche realmente accaduta al CERN.
Un semplice cumulonembo è stato quindi trasformato nell’ennesima prova che dal CERN emigrino ogni giorno alieni e satanassi cosmici. Probabilmente anche senza documenti, per quello che potremmo saperne.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.