Conoscete tutti gli avvenimenti recenti di Catania. E conoscete anche, spero per voi (altrimenti temo abbiate vissuto invano) la celebre aria del Barbiere di Siviglia la calunnia è un venticello.
Perché anche e sopratutto su Internet la calunnia non solo è un venticello, ma è un vero e proprio strumento di diffamazione a mezzo politico: prendi una accusa, non c’è bisogno di dimostrarla. Condividila, lascia che raggiunga migliaia di persone, anche se sei smentito non importa, tanto la rettifica raggiungerà un numero inferiore di persone rispetto a quelle che hanno condiviso la tua calunnia
Così, scopriamo che in tanti, in troppi ci avete segnalato questo testo
ALLUCINANTE !! COSA SI VIENE A SAPERE .. CHE I FAMOSI BUONISTI AL PORTO DI CATANIA SI SONO RITROVATI 200 EURO A TESTA.
Quasi ottomila condivisioni per un testo del tutto privo di fonti.
Giusto stamane, sul nostro portale, promettevamo battaglia legale (e sarà fatto) verso chiunque usi la calunnia per eccellenza come strumento per tapparci la bocca.
Siamo in Italia, del resto: e quale modo migliore per diffamare qualcuno se non inventando un movente economico? Se qualcuno ti paga, siano 35, 100, 200 euro o un cestino di frutta, allora sei una persona immorale.
Se sei una persona immorale nessuno deve crederti. Se nessuno deve crederti, ecco che ti ritrovi lapidato da quasi 8000 persone cariche di odio e livore.
Ed ecco che, improvvisamente, il giochino si spezza e gli interessati finalmente rispondono.
La Cgil di Catania ha deciso di procedere per vie legali contro l’autore di un post su Facebook circolato in queste ore e condiviso da migliaia di utenti, secondo il quale i partecipanti alla manifestazione dei giorni scorsi a Catania, a sostegno dei migranti della nave “Diciotti” sarebbero stati pagati 200 euro a testa. La Cgil e il suo segretario generale, Giacomo Rota, hanno già contattato il legale e segnalato il fatto alla Digos. È offensivo e lesivo della dignità di migliaia di persone che agiscono in buona fede, utilizzare fake news per tentare di disinformare chi non ha gli strumenti necessari per distinguere il vero dal falso.
Solo che vi preghiamo di verificare da questa screenshot, presa simultaneamente rispetto alla bufala, il numero di condivisioni
Sono solo 193 condivisioni.
Cerchiamo di farvelo capire con un esempio: state passeggiando per la strada. Arriva un tale, uno sconosciuto, e comincia a picchiarvi urlando che avete preso 200 euro per molestargli la sorella.
La folla intorno non muove un dito per aiutarvi: prende le difese del vostro calunniatore, vi impone di sciorinare un alibi. E solo una decina di persone si fanno avanti per difendervi.
Cose del genere strappano la stessa struttura su cui è fondata la società civile: la libertà di parola non è libertà di accusare senza prove, tampoco calunniare il prossimo.
Interrompete quindi la condivisione dell’appello che ci avete inviato, inviate piuttosto il comunicato della CGIL.
Perchè, proprio perché anche noi siamo stati vittime di calunnie del genere, tra voi e la DIGOS sceglieremo sempre la DIGOS.
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