È un fenomeno che abbiamo analizzato ai tempi della bufala dell presunto “capoufficio cinese che costringe le sue impiegate a baciarlo”: quando una bufala riesce ad insinuarsi tra le pieghe della stampa, è “arrivata”. Quasi nessuno vorrà prendersi la briga di fare un po’ di fact checking, perché il prestigio della testata, come il colore da un abito lavato troppo spesso, si attaccherà alla bufala ammanandola di verità.
Specie se la bufala è percepita come “carina” e “innocua”.
Arriviamo così a TGCOM, quello vero, che individuato un post su Facebook e trovatolo interessante, lo rilancia con una dolce cornice:
Uno spettacolo imperdibile quello dei cavalloni e di un capriolo sulla spiaggia di Cala di Forno, una delle più suggestive della Maremma grossetana. Il cucciolo, sceso a riva dai Monti dell’Uccellina, davanti al mare mosso inizia la sua “danza”. Salta, corre, si immerge e sembra divertirsi come un bimbo al luna park. Per nulla intimorito dal mare infuriato. E in pochi giorni per il video che testimonia i giochi acquatici del capriolo è boom di visualizzazioni.
Un’immagine tenera, innocente, ma non corrispondente alla descrizione fonita su Facebook.
Non di Cala di Forno si tratta, ma di una scena di un documentarista francese intento a girare dei video nelle Lande Francesi, nel 1993.
Il quotidiano Online Il Giunco ha saggiamente deciso di fare Fact Checking, e questo è il responso
A cercare con un po’ di attenzione su web in effetti la verità è venuta presto a galla: il video è del 1993, è stato girato in Francia nelle Lande, da un documentarista e reporter Anthony Martin, che stava realizzando il documentario “Le quattro stagioni del cervo” (nel video sopra un piccolo estratto del video dal canale youtube del documentarista) come ha raccontato anche in un proprio articolo del 2015 il sito “Amore a quattro zampe” (LINK), o come aveva fatto anche il sito “La Zampa.it” (LINK) che fa parte del gruppo “La Stampa” insomma, una bufala che ha ingannato molti, anche alcuni giornali nazionali.
In realtà non è la prima volta che qualcuno finge di aver girato il video: lo scorso hanno qualcuno aveva raccontato di averlo girato in Sardegna. Eppure non ci sarebbe neppure bisogno: basterebbe andarci davvero, a Cala di Forno, per vedere i daini che fanno il bagno tra le onde.
La bibliografia corrisponde: tanto di cappello alla redazione del Giunco per aver vigilato con cura.
Per i curiosi, ecco qui una copia del video di Martin
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