BUFALA Gentiloni: “Contributo di 900 euro per chi possiede animali, legge già in vigore” – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima creazione del Porfidoverso. Siamo quindi in pieno Fatto Quotidaino:
Finalmente è giunta la tanto attesa notizia, il costo per l acquisto di medicinali, vaccinazioni, antiparassitari, giocattoli, alimenti, etc, è stato equiparato al mantenimento di un figlio!
Così ha dichiarato il Ministro della Sanita Zoonofila: ” Mi sembrava doveroso riconoscere queste spese, per potere così offrire l’ opportunita di ricevere un sussidio annuo in modo tale riuscire a combattere l’ abbandono degli animali di compagnia ed incentivare allo stesso modo l’ adozione di nuovi cuccioli da parte delle Nostre famiglie Italiane. Il costo che ha il randagismo sulla spesa pubblica si aggira intorno ai 13 Milioni di Euro annui, e tutto solo per chiudere degli animali in gabbia, quando potrebbero avere un trattamento decisamente migliore nella casa di una famiglia! Inoltre si è verificato che il costo di questa nostra nuova iniziativa porterà ad un risparmio per le casse dell’ Erario, quindi è una delle poche volte in cui riusciamo ad unire l utile al dilettevole! Dove in questo caso per Dilettevole intendo la felicità che un cucciolo può portare all’ interno di una famiglia!
Ma veniamo al dunque!
Si tratta di un contributo a favore delle famiglie che presentano la richiesta con un nucleo di almeno UN figlio a carico e sono in ”possesso” di un cane di razza riconosciuto dalla FID (Federetion International Dog) o di un altro animale di compagnia riconosciuto dalla FAI (Federation International Animal). Inoltre il contributo di € 894,24 sara disponibile purchè il reddito del nucleo familiare non superi gli € 17.235,22 e solo nel caso in cui l ‘intestatario del suddetto animale sia residente in Italia da Almeno 24 mesi di tempo.
Inoltre il cane e gli animali dovranno essere in regola con l’ apposito Microchip come da Decreto Ministeriale.
Documenti da presentare per gli animali:
Apposito modulo predisposto dal proprio Comune di residenza;
Dichiarazione dei redditi;
Copia del Libretto Sanitario dell’animale;
Foto in alta risoluzione che lo ritraggono in situazioni domestiche e in buone condizioni emotive;
Un campione delle feci e dell’urine dell’animale, che verranno tempestivamente utilizzate per fornire analisi dettagliate a comprova che sopravviverà almeno nell’anno solare dal momento in cui verrà ceduto l’assegno;
La domanda dovrà essere richiesta nella sede del proprio Comune di appartenenza, e recapitata poi al medesimo ufficio in attesa della protocollazione.
La bufala è un riciclo di un testo del 2014 offerto dal “Corriere del Mattino”, passata poi nel 2015 al GioMale, arricchendosi di dettagli di anno in anno e di copia in copia.
Se nella prima versione si parlava di “sanità Zoofila” e del corrispondente “Carletto Darvini” (italianizzazione di Charles Darwin), il Darvini scompare già un anno dopo e, per evitare che una semplice ricerca mostri al lettore mediamente informato che “Sanità Zoofila” non esiste, che zoofilia viene talora usato come improprio sinonimo di zooerastia e come tale inserito dal bufalaro per deridere il suo lettore, il ministero diventa della “Sanità Zoonofila”.
Infine, la bufala si attinge di griefing, quella particolare tipologia di bufale che suggerisce al lettore atteggiamenti lesivi del proprio interesse economico, pericolosi o umilianti, suggerendo all’incauto lettore di recarsi in Comune con foto, feci ed urine del proprio animale domestico appena raccolte.
Inutile aggiungere che il cambio di governo istiga nuove versioni della bufala, in cui il Presidente del Consiglio indicato (in origine Renzi) viene modificato.
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