Come ogni anno, parte la caccia alla carità. Seriamente: la reazione dell’italiano medio di fronte ad ogni occasione in cui il bene può passare dall’aprire il portafoglio tende ad assumere risvolti sempre più grotteschi. Avete presente la favola di Esopo della volpe che, incapace di arrivare all’uva, scrolla le spalle e si allontana borbottando “tanto era acerba”?
L’Italiano medio, non potendo o non volendo donare neppure due spicci ad opere di bene, si autoconvince, come la volpe, che ciò non era necessario, o addirittura si inventa complicate storielle per gettare fango sulla carità stessa e giustificare di essere, talora, un OGM metà uomo e metà T-Rex dal braccino corto.
Il problema è quando le sue fantasiose storielle arrivano al Popolo della Rete che, convinto della loro veridicità, le viralizza danneggiando tutti
Ecco i cani di Telethon, esiste anche un video terrificante dove un manager di Telethon France dice:” Se facciamo vedere questi animali non arriveranno piu’ donazioni”.
Sono decenni che studiano la distrofia muscolare raccogliendo MONTAGNE di soldi, quante soluzioni hanno trovato ?
La favoletta che noi siamo contro la ricerca e’ solo una bugia per convincere le persone a non ascoltarci e continuare a dare soldi alle multinazionali del farmaco per pagarsi uffici e stipendi sontuosi.
RICERCA SI MA SENZA TORTURARE E UCCIDERE GLI ANIMALI!!!!!!
L’appello del “manager ignoto” infatti è il tipico caso di appello all’autorità, laddove in un testo immaginario si introduce un personaggio verosimile: esattamente come la bufala della Convenzione di Berna fu arricchita della menzione secondo cui la stessa era consigliata “da tutti gli avvocati e la Guardia di Finanza” e la storia delle leggende metropolitane è piena di zii marescialli ed amici appuntati, tutti naturalmente anonimi, che avrebbero confessato al primo viralizzatore, ente altrettanto divino ed occulto, un grande segreto che egli, novello Prometeo delle bufale, avrebbe rivelato ai mortali, e Telethon è la vittima di elezione di ognuna di queste bufale, come ogni altra raccolta di fondi.
E la foto? Deriva sì da una ricerca, ma una con cui Telethon non c’entra niente, e avente ad oggetto proprio i cani.
Sapete, anche i cani soffrono di Distrofia muscolare, e la medicina veterinaria sta da decenni cercando un metodo per curarla, o quantomeno limitarne i sintomi, esattamente come si farebbe per gli esseri umani.
è stato, se non curato, ricondotto ad un’esistenza in salute ottimale, con la speranza e l’auspicio che un simile risultato possa, un giorno, essere raggiunto sugli esseri umani.
La terapia genica è infatti un settore ancora in crescita, e che sovente rende ottimi risultati: in questo caso semplicemente il viralizzatore, per creare una storiella di impatto, ha invertito il prima col dopo: con l’attuale livello di competenza e conoscenza possiamo, ed è stato dimostrato invertire i sintomi della Distrofia Muscolare di Duchenne nei labrador (specie dove, esattamente come nell’essere umano, tale malattia può trovare espressione).
Basta quindi pompare una notizia, tagliare qua e là, ed un’ottima notizia per i proprietari di labrador e per gli esseri umani diventa qualcosa di mostruoso e viralizzabile con facilità.
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