BUFALA E PRECISAZIONI Tunisino di 32 anni mostra genitali a bambine al parco. Rilasciato perché profugo di guerra
Nessun rimorso, forse, per gli autori di bufale che insistono nell’accostare la violenza sessuale al tema dell’immigrazione, rielaborando notizie e riproponendole in una chiave di lettura degna dell’indinniato d’oro. Le condivisioni non si fermano nemmeno quando la foto a caso di un nigeriano viene associata alla notizia che riguarda un tunisino, sorpreso a mostrare i genitali alle bambine in un parco. In realtà era un pakistano. Ovviamente, poi, secondo i bufalari, il molestatore è stato rilasciato perché profugo di guerra.
Giù di slogan xenofobi e nazionalisti, ora.
A certi lettori non importa, è chiaro, che quanto stanno leggendo è un puzzle perverso e indegno. In parole povere: la notizia è frutto dell’elaborazione degli autori del sito Euro24news.info di un fatto accaduto, in realtà, a Biella:
È successo in una periferia di Torino, dove un finto profugo tunisino ha adescato 2 bambine sui 10 anni che stavano giocando tranquillamente, chiedendogli un rapporto sessuale. Le due bambine impaurite, tramite i genitori presenti hanno allertato i carabinieri. Questi ultimi sono intervenuti per tempo, arrestando l’uomo per atti osceni alla presenza di minori, adescamento di minorenni e tentata violenza sessuale. L’uomo, ubriaco, ha dato filo da torcere anche dopo l’ammanettamento perché in caserma ha dato in escandescenze.Tuttavia dopo fatti i dovuti accertamenti lo hanno rilasciato perché profugo di guerra e rimandato al campo profughi, dove potrà continuare cio che gli pare.
La notizia
Verosimile, certo, perché episodi del genere accadono e nessuno – nemmeno chi scrive – nega la disastrosa deriva nella quale l’animo umano può degenerare. Perché inventarne di nuovi?
Peggio ancora, gli autori di Euro24news.info, oltre a fomentare l’elemosina di visite di certe pagine web che fungono da aggregatrici d’odio social, prendono ispirazione, rielaborandola, da una notizia pubblicata sull’Eco di Biella il 12 giugno 2018:
Molesta sessualmente due bambine ai giardini Zumaglini. Vagava ubriaco per i giardini Zumaglini quando è stato fermato dall’equipaggio di una volante della polizia in quanto stava infastidendo i passanti. Da una mamma sconvolta, gli agenti hanno così scoperto che, poco prima del loro arrivo, quell’uomo ubriaco aveva fatto dei gesti volgari di atti sessuali nei confronti delle sue due bambine di una decina d’anni.
L’uomo, un 34enne pakistano, ha poi dato in escandescenze in Questura, tanto da ritenere utile l’intervento del 118 e il trasferimento all’ospedale di Ponderano, dove poi è stato sedato. Non è accaduto a Torino, l’uomo non era tunisino e soprattutto non vi sono notizie sul suo rilascio. Prevedibili risposte come: «Ah, ma allora è successo veramente / Sì, ma queste cose succedono», e via discorrendo.
No, quanto riportato da Euro24news.info è una bufala perché non corrispondono né l’immagine di copertina (la vedremo di seguito), né il luogo nel quale sono avvenuti i fatti; non corrispondono nemmeno l’età, la provenienza del molestatore e, soprattutto, l’esito della vicenda. Parliamo di precisazioni, tuttavia, perché gli autori si sono ispirati a un’altra vicenda, rielaborandola per catturare l’esercito degli indinniati e dei condivisori compulsivi.
La foto
Si tratta di Osaro Nelson Jolly, 25 anni, arrestato nell’ottobre 2017, arrestato a Mestre per aver violato il diritto di reingresso senza autorizzazione del Ministro dell’Interno. L’uomo ha dei precedenti per spaccio e dal 2015 aveva presentato domanda per lo status di rifugiato politico – Nelson è nigeriano – ma la Commissione Territoriale di Forlì gliel’aveva negata. Nel 2016 era dunque scattato il decreto di espulsione.
Non un tunisino che molestava bambine in un parco di Torino, nemmeno un pakistano che faceva le stesse cose a Biella. Gli autori di Euro24news.info, ancora, usano la stessa foto per un’ulteriore notizia pubblicata il 13 giugno.
Riepilogando: parliamo di precisazioni per sottolineare che Euro24news racconta di un tunisino molestatore di bambine a Torino, ispirandosi ai fatti perpetrati da un pakistano a Biella e usando la foto di un nigeriano arrestato a Mestre per tutt’altro reato, la stessa usata per un altro articolo nel quale si racconta di una violenza sessuale subita da una signora anziana.
Parliamo di bufala, infine, perché il puzzle creato genera una falsità verosimile, ma mai accaduta a Torino, soprattutto da quel volto.
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