Per la prima volta dobbiamo fare un articolo che parla di una bufala e spiegare il tutto con una guida utile.
Il sito che abbiamo denunciato il 2 ottobre 2015, facente parte del movimento razzista Resistenza Nazionale, non perde l’occasione di diffondere bufale sul nostro conto. L’ultima riguarderebbe addirittura un avviso da parte di Google Safe Browsing contro il nostro sito. Ecco l’immagine “prova” pubblicata nell’articolo “BUFALE.NET NON È AFFIDABILE: LO DICE ANCHE GOOGLE“:
Secondo il sito a rivelare un presunto “pericolo” sarebbe Google Safe Browsing:
Google Safe Browsing è un programma introdotto da Google per la salvaguardia della navigazione in Internet ed è stato voluto dai Manager che ricevevano report con moltissime pagine infette da Malware e Virus indicizzate dal Motore di Ricerca più famoso del Web.
Viste le molte pagine compromesse da codice malevolo che ci sono sul Web e visto che a farti entrare in quelle pagine è proprio Google, hanno voluto in qualche arginare il problema introducendo un sistema di scansione che verifica se esiste codice malevolo nei milioni di pagine web che GoogleBot scansiona ogni giorno, al fine di poterlo segnalare agli utenti prima di accedere a pagine web che possono infettare il computer del mal capitato e ignaro utente.
Tuttavia, consultando il servizio stesso di Google Safe Browsing il risultato è ben diverso:
E ancora:
E ancora prendendo un articolo esempio:
Da far notare l’ignoranza del proprietario del sito denunciato, il quale non riesce a comprendere, o semplicemente sfrutta come al suo solito la sua influenza sui suoi fan, la differenza tra Google Safe Browsing e Firefox. Quel messaggio riportato sullo screenshot riguarda un avviso del browser Firefox, nello specifico un problema legato alla certificazione:
Certificati e loro identificazione
Quando si visita un sito web il cui indirizzo comincia per https, la comunicazione con il sito viene cifrata in modo da garantire maggiore sicurezza. Prima che venga avviata la comunicazione cifrata, il sito presenta a Firefox un “certificato” che attesta la propria identità.
Il certificato consente al browser di determinare se il sito che si sta visitando è proprio quello che sostiene di essere. Se vengono riscontrati problemi con il certificato, verrà mostrato l’avviso Questa connessione non è affidabile.
Tale messaggio non implica necessariamente che il sito visitato stia tentando di mascherare la propria identità: significa solamente che Firefox non è in grado di verificare l’identità del sito e che è necessario procedere con cautela.
Varie possono essere le cause per cui Firefox rifiuti un certificato. Alcune di queste sono descritte nella sezione Dettagli tecnici riportata di seguito.
Attualmente il nostro indirizzo web non inizia affatto con https: http://www.bufale.net/home/. Per spiegarvi come funziona è meglio darvi degli esempi pratici avvenuti anche con siti come Facebook e Google (si, anche Google).
L’errore di Firefox è ben conosciuto da diversi anni. In alcuni casi riguarderebbe invece la data del certificato e quella del proprio PC, come dimostrato in questa discussione nel forum di Tom’s Hardware in cui Facebook viene considerato come non affidabile:
L’utente aveva risolto verificando la data del suo PC:
C’è chi ha segnalato sempre nel forum di Tom’s Hardware problemi identici con Google stesso:
Sul forum MozillaItalia.org sono presenti casi simili, sempre per Facebook e Google (come Gmail) e problemi legati con gli antivirus usati che vanno in conflitto con Firefox:
Sul forum di GiorgioTave.it si possono trovare altri casi simili, dove questo errore appare solo ad alcuni utenti:
Firefox è un ottimo browser, ma riscontra questo tipo di problemi. Noi preferiamo usare Google Chrome che se Google ci ritenesse un sito non affidabile ci avrebbe rilevato un messaggio simile a questo:
Se il problema fosse reale avremmo ricevuto un numero imprecisato di messaggi privati in pagina o via email per avvisarci del problema, per non parlare dei nostri amici e parenti che ci leggono, cosa che non è affatto avvenuta.
Come è nato l’articolo del diffamatore di professione? L’articolo bufala è stato pubblicato alle 1:05 del 20 novembre 2015:
Non ha fatto altro che prendere lo screenshot da un commento apparso nella pagina Facebook di Butac pubblicato alle 23:01 del 19 novembre 2015. Riportiamo di seguito la discussione avvenuta con l’utente che aveva segnalato il problema e come si è risolta (bene):
Prima di diffamare bisogna informarsi meglio, ma non è un lavoro che svolge il proprietario del sito denunciato che si nasconde dietro il suo presunto anonimato.
Per maggiori informazioni sui banner pubblicitari, ed eventuali problemi legati ad essi e le responsabilità dei soggetti presi in esame, abbiamo pubblicato tempo fa una Guida utile.
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