Avremmo fatto meglio inserendo questo nostro articolo nella categoria “Guida Utile”, ma allo stesso tempo il fact-checking e il debunking devono fare il loro corso.
Ci segnalano un post pubblicato l’11 Dicembre 2016 dalla pagina Facebook Italiani nel mondo:
Il ragazzo di colore sulla destra ci è familiare. Infatti, in questo nostro precedente articolo offrivamo una lettura a riguardo di immagini postate su Facebook con informazioni prive di fonte. «No, non aspettatevi che Bufale in questo caso abbia trovato una fonte, perché non c’è fonte alcuna» avevamo detto, e oggi lo ribadiamo. Dove stanno il vilipendio, l’offesa e la beffa al popolo italiano, quando i ragazzi africani giocano al videopoker? Tra i commenti all’immagine presa in analisi leggiamo accuse di spaccio, consumo di droga e sfoggio di cellulari: “Dio fulmini chi ha permesso tutto questo”, “Clandestini e criminali”, “In tasca hanno cellulari, sigarette e più soldi di me”, “Fosse per me 5 litri di benzina tutti i giorni”, e via discorrendo.
Riprendendo le parole usate nel precedente articolo chiediamo: cosa vediamo nella foto? La risposta è: la stessa cosa che vedono tutti: ragazzi di provenienza africana di fronte al videopoker. La didascalia della foto dice:
Mi raccomando fategli l’elemosina quando li incontrate davanti ai supermercati o nei parcheggi….perché loro ne hanno bisogno. Mi raccomando gli italiani invece lasciamoli morire di freddo a dormire in macchina, su di loro non si guadagna….QUESTA FOTO É DI OGGI
Il gioco avviene nel contrasto tra italiani buonisti che si impietosiscono e donano denari agli africani che chiedono l’elemosina e africani che spacciano, rubano, occupano la Penisola, sono dotati di cellulari e passano il tempo al videopoker. Il risultato è un pugno di migliaia di condivisioni. Il risultato, ancora, è un pugno d’odio per un’informazione priva di fonti. Una foto di cui viene impostata una sola chiave di lettura: quella che fa gola all’utenza media. Ai commentatori compulsivi fa rabbia vedere un africano intento a maneggiare un videopoker, perché per giocare a quelle macchinette è necessario avere il denaro. Un denaro che l’indignato funzionale vede privato agli italiani. “Diamo loro i soldi e se li spendono nelle macchinette”. Sì, è quanto tristemente piace dire.
Sono africani che giocano col videopoker, e del ragazzo a destra non siamo sicuri, perché non ha le mani sui tasti e potrebbe star osservando lo schermo nella modalità insert-coin. Potrebbe. Non vediamo altro. Non vediamo refurtive, sostanze stupefacenti, armi e smartphone di grosso calibro tra le loro mani. Giocano. Come tutti gli umani del mondo che si dedicano a questa attività ludica.
Perché parliamo di Bufala? Perché ad accompagnare la foto, la didascalia dice che “questa foto è di oggi“, mentre specie quella del ragazzo a destra l’avevamo considerata il 19 Settembre 2016. Di quella a sinistra non abbiamo prova della data.
Perché parliamo di Disinformazione? Perché è una libera interpretazione. L’autore stesso del post sa bene che non vi sono fonti ad attestare la reale natura dei ragazzi ritratti. Sappiamo solo che sono africani. Della loro fedina penale e delle loro abitudini non ci è dato sapere.
EDIT: In questi giorni la stessa narrazione (articolo rimosso) è stata ri-ambientata in un nuovo “oggi”, questa volta coincidente con Gennaio 2017, ed una nuova location, questa volta Palermo.
Ci segnalano un post X che accusa il Ministro delle Infrastrutture di aver inserito nella riforma del CdS un canone…
Stanno venendo alla luce in queste ore alcune voci preoccupanti in merito al fantomatico malore con tanto di malattia per…
Ci segnalano i nostri contatti il solito video di TikTok, col ritorno della bufala del divieto di occhiali da sole…
Tanto tuonò che piovve, e a forza di bufale sui più svariati alimenti "con farina di insetti" qualcuno ha deciso…
Ci segnalano i nostri contatti un post TikTok che descrive una diffida al comune di Pavia per un'onoreficenza a Repetto.…
Potete dare una data di nascita al touchscreen? Molti di voi penseranno al 2007, data di uscita del primo iPhone,…