Vendere droga è legale da oggi, a patto che la persona arrestata sia disoccupata. Una vera e propria bufala, mista a provocazione, che da alcune ore sta letteralmente spopolando su Facebook. Tutto nasce dalla notizia riguardante la scarcerazione del pusher a Milano, nonostante il reato in questo caso sia reiterato. Complice lo spazio che la politica social ha deciso di dare a questa vicenda tramite i propri canali social, si è scatenato un vero e proprio pandemonio dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Milano.
Tantissime le inesattezze che emergono dietro lo slogan “Vendere droga è legale”, in quanto l’episodio a conti fatti non ha creato alcun precedente anomalo per la nostra Costituzione, che al contrario inquadra alla perfezione sia le circostanze per le quali un arresto possa essere confermato, sia quelle che sono le reali competenze e poteri per il Tribunale del Riesame. Ecco perché in questo meme che potrete notare nel nostro articolo di oggi potete trovare un po’ di tutto. Dalla bufala vera e propria, fino ad arrivare alla disinformazione e alla voglia esplicita di dar vita ad un post acchiappaclick.
La questione è estremamente complessa e non può essere ridotta ad un post virale su Facebook che non analizza nel merito quanto avvenuto in settimana a Milano, a differenza di quanto ci siamo impegnati a fare con un approfondimento stracolmo di dettagli e che i nostri lettori hanno apprezzato. La scarcerazione del pusher, fondamentalmente, è dettata da altri elementi, come il quantitativo di droga rinvenuto al momento dell’arresto, oltre ad una serie di attenuanti che poco hanno a che vedere con il fatto che il ragazzo fosse disoccupato.
Tutti i nostri lettori che sono interessati ad approfondire la questione del pusher scarcerato a Milano, ma anche a smentire la provocazione “vendere droga è legale”, in seguito a questo episodio, possono consultare nuovamente il nostro approfondimento giuridico su una questione che sta spaccando l’opinione pubblica.
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