BUFALA E DISINFORMAZIONE “Pamela, bevuto il sangue. I Pm tacciono”. Meluzzi choc sulla mafia nigeriana
Ancora sul caso di Pamela Mastropietro, i nostri lettori ci segnalano un articolo pubblicato il 12 febbraio 2018 su Affari Italiani:
Horror a Torino: nel suo studio di psiconalista e psichiatra, il prof.Alessandro Meluzzi toglie da una cartelletta una foto scioccante. Corpo, testa, gambe, braccia amputate e appena tolte da un sacco. Il corpo martoriato di una donna. Scene comuni a Lagos o a Benin City, in Nigeria, dove la mafia nigeriana detta Ascia Nera impera.
E Meluzzi spiega, con un nodo alla gola: “Il cuore di Pamela è stato mangiato. Chiunque sia un esperto di criminologia lo sa da tempo. Soltanto che una verità così angosciante non si può rivelare. Il politicamente corretto lo esige. E la magistratura, consapevolmente o meno, nasconde la completa verità per la paura che Macerata insorga, vi sia un sommovimento popolare che potrebbe travolgere le istituzioni. Meglio minimizzare, preparare a poco a poco l’opinione pubblica alla tragica verità, se mai verrà rivelata. Vede, mangiare il cuore di una donna è un rito comunissimo tra i bambini soldati della Nigeria e tra i componenti mafiosi dell’Ascia Nera in Nigeria: si beve il sangue del corpo di una giovane donna, come se si succhiasse loro l’anima, si mangia il loro cuore, per impadronirsi della forza della morta. E’ un rito ancestrale che risale ai tempi dei tempi, dove vigeva il cannibalismo. E probabilmente questo è avvenuto anche con Pamela. Solo che si tace.Sa che in Nigeria, a Lagos, vi sono dei ristoranti dove si cucina carne umana proveniente dai sacrifici umani? Sui gommoni arriva gente ferma ai tempi dell’età della pietra. Ecco perché ora le istituzioni tacciono, minimizzano. Ma noi criminologhi sappiamo da tempo. Succederà ancora. Solo che esitiamo a dirlo: non vogliamo essere definiti nazisti o razzisti, Ma purtroppo è così: il cuore di Pamela è stato mangiato da un gruppo di africani”.
Delle ipotesi di Meluzzi sul caso di Pamela Mastropietro abbiamo già parlato nei nostri articoli:
- BUFALA Il voodoo dietro l’omicidio di Pamela Mastropietro
- DISINFORMAZIONE E ACCHIAPPACLICK Cuore e fegato di Pamela mangiati in un rituale della mafia nigeriana
Nella video-intervista rilasciata per Affari Italiani, Meluzzi insiste nel parlare di rito sacrale inflitto sul corpo della povera ragazza, accusando i pm e le procure di tacere per un timore di essere tacciate di razzismo. Meluzzi parlava di cuore e fegato asportati per rispondere a una pratica altamente praticata dalla mafia nigeriana, ipotesi poi smentita dagli esami autoptici. Le sue parole si erano insinuate sottilmente nell’opinione pubblica, tanto da portare Giovanni Giorgio, procuratore di Macerata, a smentire le voci sull’esistenza di una qualche organizzazione criminale dietro la morte di Pamela:
E’ destituita di ogni fondamento la notizia relativa all’assenza di significative parti del corpo di Pamela Mastropietro, che sono state nella stragrande maggioranza recuperate e ricomposte in occasione degli accertamenti medico-legali eseguiti dal prof. Mariano Cingolani”. Lo precisa il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio. Al momento – aggiunge – sono “da escludere assolutamente” l’ipotesi di “antropofagia” e di “riti voodoo connessi al decesso“. La 18enne romana, “a dire del consulente medico-legale prof. Cingolani – continua il procuratore – è stata ragionevolmente uccisa a seguito di azione criminale dolosa“. E “non risultano, al momento, interferenze di organizzazioni criminali extracomunitarie nella vicenda criminosa“. Le indagini sulla morte di Pamela intanto vanno avanti, in attesa dell’esito degli accertamenti tecnici sui telefoni e quelli scientifici del Ris previsti per la prossima settimana”. Accertamenti anche sul telefono cellulare della compagna italiana di Innocent Oseghale.
Ci si domanda perché vi sia tanta ostinazione da parte di Meluzzi, ma non è nostro compito rispondere. Le autorità che da vicino stanno studiando il caso, escludono la pista della mafia nigeriana, così come hanno smentito a più riprese l’asportazione degli organi interni.
Non esiste prova alcuna, quindi, di un’organizzazione criminale dietro la morte della povera ragazza. Meluzzi avanza ipotesi che gli inquirenti smentiscono.
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