BUFALA E DISINFORMAZIONE Cosenza: catturato cinghiale di oltre 700 kg. Ecco le foto straordinarie
Ci segnalano un articolo pubblicato il 4 Aprile 2017 su Giornale Italiano (archive.is):
In Calabria la caccia al cinghiale è un autentico sport, e l’uccisione di un esemplare di questo animale segna, per tradizione, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta nella bellissima regione meridionale. Solitamente i cinghiali più pesanti raggiungono gli 80 chilogrammi di peso, ma lunedì 3 aprile, in provincia di Cosenza, è stato ucciso un cinghiale dal peso record di oltre 700 chilogrammi.
Gli orgogliosi cacciatori sono quattro calabresi (uno di origini asiatiche), che da sempre praticano quest’attività. “Quando lo vidi pensai fosse un elefante. Non avevo mai visto un cinghiale così grande prima d’ora. E sono 48 anni che ne vado a caccia. Per abbatterlo abbiamo dovuto usare tutte le nostre cartucce, sembrava immortale”. Sono parole di Fabrizio, sessantenne con la grande passione della caccia, uno dei quattro cacciatori, che, come gli altri tre, non aveva mai fatto un incontro del genere. Ma com’è possibile che un animale come il cinghiale possa raggiungere questo peso? Il Professor Emilio Boaro, dell’università di Catanzaro, ha le idee abbastanza chiare in proposito :”Il gigantismo è una patologia che non colpisce soltanto l’uomo, ma anche tantissimi animali. Se esseri umani affetti da gigantismo possono raggiungere anche un peso di oltre 500 kg non deve stupire che un cinghiale possa pesare oltre 700 kg. Chiaramente si tratta di condizioni estremamente rare, ma non impossibili. Diciamo che la probabilità di incontrare un individuo del genere sia di una su un milione. Certamente non sentiremo più parlare di un esemplare di questa stazza per diversi decenni”.
Sicuramente lo racconteranno ai loro nipotini e passeranno alla storia per questa loro straordinaria cattura, ma quel che conta davvero per adesso è che i quattro cacciatori si godranno il frutto del loro impegno. : “Probabilmente questo cinghiale ci durerà per oltre un mese e sfamerà tutte le nostre famiglie”, dice Gianfranco. E noi, allora, non possiamo che augurare : “Buon appetito!”.
La notizia è una bufala, ma dobbiamo anche parlare di disinformazione. Partendo dalle fondamenta, il professor Emilio Boaro dell’Università di Catanzaro non esiste.
Tutto il resto appartiene alla storia di Hogzilla. Troviamo informazioni su ABCNews in un articolo del 21 Marzo 2015. La storia di Hogzilla ha origine nei boschi della Georgia nell’estate 2004 quando Chris Griffin, istruttore di caccia, vide un animale simile a un maiale ma che misurava 12 piedi di lunghezza. Gli sparò dunque un colpo, uccidendolo, e lo issò in alto con un escavatore per ergerlo a trofeo di caccia.
Poco dopo aver scattato la foto, Griffin seppellì l’animale, ma una volta finita sul web nacque una leggenda. A tal proposito intervenne anche l’emittente National Geographic.
Il 29 Settembre 2010 i debunker di Snopes pubblicavano un articolo a riguardo e fecero notare in che modo le foto pubblicate fossero ingannevoli in quanto si trattava di giochi di prospettiva. I soggetti venivano infatti fotografati dietro l’animale, facendolo apparire di dimensioni maggiori rispetto agli standard e illudendo l’osservatore sulle dimensioni titaniche del cinghiale.
Ancora, la vicenda di Hogzilla aveva sicuramente ispirato l’emulazione come possiamo notare in questo thread del Forum dedicato alla caccia Texas Bow Hunter, pubblicato il 10 Marzo 2008. Al suo interno compaiono, in maggiore risoluzione, due delle foto pubblicate sulla bufala del Giornale Italiano. Si può facilmente notare in che modo l’animale viene posizionato di fronte all’obiettivo, mentre i soggetti vengono ritratti dietro di esso per l’ennesimo gioco di prospettiva.
Nessun cinghiale gigante a Cosenza, nessuna battuta di caccia dal bottino titanico. Solo una bufala rielaborata da una vecchia storia della Georgia.
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