BUFALA Curare il cancro col morbillo – bufale.net


Ci segnalano i nostri lettori affezionati la seguente notizia:

Distruggere il tumore utilizzando una dose massiccia di virus del morbillo, che riesce a infettare e uccidere le cellule cancerose, risparmiando i tessuti sani. Sono riusciti a farlo i ricercatori statunitensi della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, in una prima prova effettuata su due pazienti malate di mieloma multiplo che non rispondevano alle altre terapie disponibili e avevano già avuto diverse ricadute.

La premessa, come vedremo fallace nell’interpretazione dei risultati presi alla base, si conclude poi con un appello da noi ritenuto non condivisibile, ovvero

“Purtroppo” si tocca un tasto dolente e si porta alla luce una contraddizione, forse per questo le riviste mediche “di grido” e “sponsorizzate” nicchiano a pubblicare l’esito dello studio! La popolazione è oggetto di una campagna di promozione massiccia per intensificare ancora di più la diffusione del vaccino contro il morbillo, da anni si dice che il virus del morbillo va eradicato e che è da considerare peggio della peste bubbonica, poi…si scopre che sconfigge il cancro. Ma ormai i bambini non si ammalano nemmeno più di morbillo. Si ammalano però sempre più di cancro. Ci pare un ottimo spunto su cui riflettere.

La notizia è una bufala, frutto di una errata rilettura dei risultati scientifici alla base del testo e potenzialmente latrice di ben più gravi conseguenze.
Il testo della Clinica Universitaria citata nell’articolo infatti non parla in alcun luogo del virus del morbillo nella sua forma “usuale” e nociva, bensì

MV-NIS is an engineered measles virus that is selectively destructive to myeloma plasma cells and can be monitored by noninvasive radioiodine imaging of NIS gene expression.
MV-NIS è un virus modificato in grado di distruggere selettivamente le cellule del mieloma e che può essere monitorato mediante tecniche di imagine del gene NIS mediante radioiodina non invasiva.

La storia del virus MV-NIS fa parte della storia generale della terapia Oncolitica, che sin dal 1950 incrocia i progressi nell’ingegneria genetica con le ricerche sul cancro allo scopo di creare virus geneticamente modificati, quindi lontani anni luce alle forme virali causa delle malattie loro usuale espressione, in grado di aggredire i tumori aiutandone la cura.

Oncolytic virotherapy – using re-engineered viruses to fight cancer – has a history dating back to the 1950s. Thousands of cancer patients have been treated with oncolytic viruses from many different virus families (herpesviruses, poxviruses, common cold viruses, etc.).
La viroterapia oncolitica – che usa virus reingegnerizzati per combattere il cancro – ha una storia che dura sin dagli anni ’50. Migliaia di pazienti malati di cancro sono stati trattati con virus oncolitici che derivano dalle più svariate famiglie virali (herpes, varicella, influenza…)

La terapia virale oncolitica però, al momento, ha ancora severi limiti. Precisano i ricercatori citati nell’articolo che

In their article, the researchers explain they were reporting on these two patients because they were the first two studied at the highest possible dose, had limited previous exposure to measles, and therefore fewer antibodies to the virus, and essentially had no remaining treatment options.
Nel loro articolo, i ricercatosi spiegano di star riportando dati su quei due pazienti perché erano i primi il cui studio si basava sulla dose massima possibile, avevano limitata esposizione al morbillo, e quindi meno anticorpi contro il virus e, sostanzialmente, non avevano alcuna altra opzione di cura.

Come potete vedere, la conclusione a cui perviene il testo che ci è stato sottoposto è quasi opposta rispetto alla tesi dei ricercatori della Mayo Clinic: un ipotetico paziente che avesse contratto il morbillo “illudendosi” di essere in qualche modo mondato dal cancro, o immunizzato da esso, sarebbe stato automaticamente tagliato fuori dal trial clinico.
Pregresse ricerche hanno infatti precisato che i virus geneticamente modificati usati per tali ricerche sono, comprensibilmente, affini alle varianti inattivate usate nei vaccini, e non alla forma virulenta usuale, per ovvi motivi.

“This new study is important because it shows that a virus previously used safely to vaccinate against smallpox in millions of people can now be modified to reach cancers through the bloodstream – even after cancer has spread widely through the patient’s body.
“Questo nuovo studio è importante perché spiega come un virus usato precedente per vaccinare in sicurezza milioni di persone contro il morbillo ora può essere modificato per raggiungere il cancro attraverso il flusso sanguigno – anche quando il cancro si è diffuso ampiamente nel corpo del paziente.

Dichiarava BBC News nel 2011.
Siamo di fronte ad un caso, affine a quello già affrontato nei confronti del documento sull'”aborto postumo” in cui un testo scientifico promettente e ricco di spunti viene, nel passaggio alla stampa generalista, riletto in senso inverso a quanto voluto dagli autori, mutandone anche radicalmente il senso.
La mente corre, per esprimere una metafora adatta, al bisturi: nelle mani esperte di un medico un bisturi può essere usato per salvare delle vite, ma in mani imperite lo stesso può rivelarsi un affilato strumento di morte in grado di infliggere gravi danni al corpo su cui viene usato.
Così è impensabile che il virus del morbillo possa essere usato come presidio medico: i virus oncolitici sono infatti il raffinato e promettente (ancorché non risolutivo: ma la ricerca in tal senso va avanti) dell’ingegneria genetica e della pregressa esperienza sulla vaccinazione. Ironicamente, come i lettori più attenti avranno notato, OGM e vaccini sono proprio i due elementi da sempre percepiti con ostilità dagli avversatori della “medicina ufficiale”, e senza le ricerche sulla vaccinazione, sarebbe stato a tutti gli effetti impossibile valutare l’ingegnerizzazione oncolitica del virus del morbillo.
Al contrario non sta a noi ricordare (basterà la solita Wikipedia) i gravi effetti potenziali del morbillo:

La maggior parte dei decessi sono causati dalle complicazioni associate con la malattia; tali complicazioni sono più comuni nei bambini sotto i 5 anni e negli adulti sopra i 20.
Le principali complicanze del morbillo sono rappresentate da:

  • Otite media, 10% dei casi
  • Broncopolmonite e Polmonite, (5-7% dei casi)
  • Encefalite morbillosa (1 caso ogni 1.000 casi di morbillo), che causa il decesso in circa il 15% dei casi e lascia danni permanenti in circa la metà dei pazienti.
  • Panencefalite subacuta sclerosante (PESS): malattia degenerativa cronica del SNC, che si verifica a distanza di molti anni dal morbillo (1 caso ogni 100.000 casi di morbillo).
  • Cheratite

L’epidemia italiana di morbillo del 2002 ha causato, su circa 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri ospedalieri, 15 encefaliti e 6 decessi.

Pertanto, nel confermarvi la natura di bufala della teoria secondo cui il morbillo cura il cancro, vi rinnoviamo  ed attendere con speranzosa cautela gli eventuali sviluppi della terapia virale oncolitica, senza per questo abbandonare i trattamenti già esistenti ed efficaci.

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