BUFALA Cristina D’Avena: “La mia carriera con le sigle troncata dopo il mio rifiuto di cantare testi con messaggi nascosti”
Cristina D’Avena, fedele compagna dell’infanzia degli italiani per le note sigle dei cartoni animati, si trova all’attenzione dei mendicanti del web con un meme che sta facendo il giro delle bacheche:
“La mia carriera con le sigle per bambini è stata troncata dopo il mio rifiuto a cantare testi contenenti messaggi nascosti. Non mi sono mai pentita di tale scelta”.
Cristina D’Avena
Il post, costruito secondo il classico metodo dell’immagine con didascalia priva di fonti, era già comparso nell’agosto del 2015 in un forum dove già un utente faceva notare che il web non offriva riscontri sull’autenticità della citazione. Ancora oggi, nel 2018, non esiste fonte che dia attendibilità alla frase attribuita alla nota cantante italiana.
L’utente Facebook che ha pubblicato il meme seguita a diffondere bufale guarnite con complottismo nei commenti, indicando Vasco Rossi e Zucchero “Sugar” Fornaciari come emissari di Satana. Tra i suoi bersagli – preparatevi, è esilarante – anche Lorenzo Jovanotti, Gerry Scotti e Cristina Scabbia dei Lacuna Coil. Si tratta, probabilmente, di un livello di conoscenza e sensibilità musicale del livello di chi confonde When the saints go marching in, portato al successo da Louis Armstrong, con The Number of the Beast degli Iron Maiden.
L’utente, di fatto, non scherza e non scherzano i suoi commentatori. Addirittura si fa un tentativo di riflessione:
è quasi impossibile trovare le fonti di questo tipo di informazione..a meno che non te lo abbia detto lei in persona….io cmq ci credo che in vecchiaia abbia fatto questa scelta..
(L’autore del post)
Ci divertiamo tutti, ovviamente, quando pensiamo a quel motivetto di Pollon Combinaguai che tanto ricorda lo zucchero a velo di Scarface, ma c’è un limite. In sostanza, abbiamo a che fare con un post senza fonti, pubblicato da un utente che fa del complottismo massonico su tutto il mondo della musica. Cristina D’Avena non ha mai pronunciato quelle parole, e dobbiamo parlare di bufala.
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